Il fascino dell’India tra realtà e fantasia

 Il nuovo libro di Silvana Ferrari Anglois è ambientato in un Paese misterioso e pieno di contraddizioni

«Per questa mia ultima opera ho letto, studiato e fatto un lungo lavoro di ricerca per quanto concerne i contenuti della prima parte del volume. Poi ho pensato di inserire una storia familiare completamente frutto di fantasia. Veri sono solo il nome della città (Calcutta) e la regione del Kerala». Così Silvana Ferrari Anglois parla del suo libro “Uno sguardo all’India”, uscito a fine anno, edito da Fantigrafica e in vendita presso la libreria Spotti in Corso Matteotti a Cremona. Nel racconto, l’immersione nella realtà indiana appare completa, riuscita e sconvolgente ma, proprio attraverso di essa, vengono riproposti quei valori umani che non dovrebbero conoscere barriere geografiche, etniche, politiche e religiose. Temi quanto mai attuali nel periodo storico che stiamo vivendo. Come mai l’autrice ha questo grande interesse per l’India? Ce lo rivela Gianpiero Goffi nella sua prefazione: «Le origini vanno individuate nel periodo in cui la studentessa liceale frequentava a Cremona l’Istituto della Beata Vergine, dove aveva la possibilità di leggere tante riviste missionarie. Fu predominante in lei la curiosità per l’India, Paese per molti versi misterioso, ricco di fascino, con i suoi drammi e le sue meraviglie e che per questo continua ancora oggi ad appassionarla».
Silvana Ferrari Anglois è al quinto libro della sua carriera letteraria, il primo risale al 2000 ed è intitolato “Fiori di ghiaccio”, una raccolta di racconti e poesie. «La mia è volutamente una scrittura semplice, adatta a tutti i lettori, bambini compresi», ha precisato la scrittrice.

Commenti