L’azzurro splende nel ranking femminile

 CICLISMO • Il 2020 è stato un anno molto positivo per le ragazze delle due ruote, con gli exploit di Elisa Longo Borghini e la crescita anche a livello internazionale della giovane cremonese Marta Cavalli

FORTUNATO CHIODO
Se ci fosse il quiz dedicato al ciclismo, questa sarebbe la domanda sulla quale potrebbero cadere in molti: tra i ciclisti italiani (uomini e donne), chi ha occupato la posizione più alta nelle liste mondiali al termine della stagione 2020? La risposta ha il sorriso timido e privo di qualsiasi presunzione di Elisa Longo Borghini, 30 anni, che milita tra le elite delle Fiamme Oro- Trek Segafredo. Nel 2020 è giunta 3ª ai Mondiali di Imola e ha vinto il titolo italiano in linea e a cronometro. Più di Filippo Ganna, con il quale è cresciuta nella stessa squadra, il Pedale Ossolano. Oltretutto le due famiglie si conoscono, perché vivono a pochi chilometri di distanza sul Lago Maggiore e spesso si allenano insieme e poi sia il padre di Filippo che la madre di Elisa hanno avuto una carriera in azzurro (papà Marco Ganna nella manoa, mamma Guidina Dal Sasso nello sci di fondo). È lei quella che si è spinta ai vertici del ranking dell’Uci, che tiene conto di tutte le gare dispute. Elisa ha sfiorato il successo a soli 28.34 punti di distanza dalla numero 1, la bicampionessa del mondo Anna van der Breggen, olandese della Boels- DolmansCycling Team. La numero 2 delle liste mondiali, che si sta allenando in Spagna e che avrebbe dovuto debuttare alla Valenciana (saltata a causa dell’emergenza sanitaria), correrà le Strade Bianche, le classiche del Nord e il Giro d’ Italia, che sarà il suo trampolino per i Giochi Olimpici di Tokyo. Ma una mezione merita anche la cremonese Marta Cavalli, 22enne stellina azzurra polivalente (strada e pista), terza tra le italiane, che ha chiuso un anno da favola e che gareggerà quest’anno per il team francese Fdj Nouvelle-Aquitaine Futuroscope ed è affiliata al Gruppo Sportivo Fiamme Oro.
Classifica Uci Women’s World Tour: 1) Anna van der Breggen 2560 punti, 2) Elisa Longo Borghini 2532,33, 3) Annemiek van Vleuten 2226, 4) Lisa Brennauer 1943, 5) Elizabeth Deignan 1896,33, 6) Marianne Vos 1422,5, 7) Liane Lippert 1407,33, 8) Lotte Kopeck 1380, 9) Cecilie Uttrup Ludwig 1287, 10) Ellen van Diik 1123.33, 21) Marta Bastianelli 657, 25) Marta Cavalli 554, 30) Elisa Balsamo 490.
UGUALI STIPENDI • Riconoscimenti in campo internazionale, mentre in Italia si dorme e si pensa alle poltrone. Le cicliste francesi del WorldTour hanno ottenuto lo status di professioniste, grazie al lavoro dell’Afcci. In America, il team Trek-Segafredo ha equiparato gli stipendi delle donne a quelli degli uomini e superato addirittura i requisiti minimi di stipendio fissati dall’Uci per gli uomini del World Tour. Ricordiamo che le squadre del World Tour maschile pagano uno stipendio base di 40.045 euro a tutti i corridori neoprofessionisti maschi,mentre l’importo base del Women’s Worl Tour è fissato a 20mila euro. Infine, il Giro d’Italia 2021 partirà da Torino l’8 maggio con una cronometro individuale tra le vie del capoluogo piemontese.
VERSO TOKYO • Eugenio Salvoldi, detto Dino, ct della Nazionale femminile ha problemi di abbondanza in vista di Tokyo (sempre che i Giochi abbiano luogo). Sono troppe, infatti, le atlete di alto livello e qualcuna di loro,seppure a malincuore, dovrà restare fuori. Salvoldi può convocarne sei ai Giochi, anche se alla fine ne correranno solo cinque e i nomi si conosceranno dopo le prime due prove di Nations Cup, la nuova formula di Coppa del Mondo, a Newport e poi a Hong Kong. Per la pista sono in lizza anche le cremonesi Marta Cavalli e Miriam Vece. Tra gli uomini del ct cremasco Marco Villa, che punterà su Viviani e Ganna, inseguono la convocazione anche Plebani, Lamon, Moro e Scartezzini della “Biesse-Arvedi”.

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