Quasi quasi mi faccio la casa L’epoca dello smart working

 TURISMO • La possibilità di lavorare da remoto condiziona le scelte. Un’interessante ricerca di Tecnocasa

Vanni Raineri

Con lo smart working sceglieremo sempre più dove vivere, un luogo che non coinciderà con la sede di lavoro. Quante persone vorranno scegliere come luogo di connessione, quindi quello in cui mangiare, fare spesa, passeggiare, una delle bellissime località italiane? Se poi tale fenomeno sarà sempre più globale, dobbiamo aspettarci l’arrivo di diversi lavoratori stranieri, da sempre attratti non solo dalle nostre bellezze naturali e architettoniche, ma pure dal nostro stile di vita.
Nello stesso tempo, a livello economico la pandemia ha generato per molti una perdita secca di reddito, in particolare per i lavoratori autonomi la cui attività ha subito prolungate chiusure a causa del Covid, ma per altri non va nascosto che ha prodotto un cumulo di risparmio: si pensi a chi ha continuato a percepire lo stesso reddito ma ha avuto molte meno occasioni di spesa proprio per la chiusura di ristoranti, negozi, e del turismo in generale.
Chi ha da parte un gruzzoletto e volesse valutare di cambiare residenza, o semplicemente farsi una seconda casa, che opzioni ha sul piatto?
La risposta la fornisce una interessante ricerca di Tecnocasa, che ha risposto ad una semplice domanda: quanti metri quadri si possono acquistare nelle principali città italiane e nelle più rinomate località turistiche avendo a disposizione una somma di 200mila euro?
Il punto di partenza è proprio che il Covid ha creato un interesse crescente in particolare per alcune delle località turistiche più importanti. L’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa prende in considerazione una tipologia medio usata e medio nuova.
LE CITTÀ Analizzando le prime tre città italiane, emerge che la più cara è Milano, i cui prezzi hanno tenuto nonostante la pandemia abbia messo freno alla sua crescita poderosa. Nel capoluogo lombardo con 200mila € si possono acquistare in media 55 mq. Si devono sacrificare 5 mq di abitazione se si decide di acquistare una tipologia ristrutturata o di nuova costruzione. In centro città però si può ambire ad un appartamento usato di appena 30 mq.
Più economica la Capitale che negli ultimi anni non ha vissuto la stessa crescita di Milano e dove i prezzi sono decisamente più contenuti. Infatti, con lo stesso budget si acquistano 70 mq di tipologia usata e 58 mq nuova. C’è poi chi ama le zone centrali della città eterna ma in quel caso potrà al massimo aspirare ad un appartamento usato di 38 mq e di 34 mq ristrutturato.
Si guadagna qualche metro quadro in più a Napoli, dove le metrature aumentano decisamente e si portano a 89 mq per una tipologia usata. Si potranno acquistare 11 mq in meno di una tipologia nuova. 
LUOGHI DI VACANZA La possibilità di svolgere il lavoro in remoto, e di farlo acquistando una casa in una località turistica, è una prospettiva allettante per molti. In questo caso la ricerca ipotizza una soluzione già ristrutturata o comunque che non necessiti di lavori aggiuntivi, tipologia preferita da chi compra al mare, in montagna o al lago.
Partiamo dalla montagna. Con la disponibilità di 200mila euro, si possono avere 74 mq a Roccaraso, in Abruzzo, ma se si volesse rimanere al nord ecco che Cogne, in Val d’Aosta, offre occasioni mediamente a 73 mq. Se si sceglie Bardonecchia i mq scendono a 62, e crollano a 41 se si opta per Canazei.
Una casa al mare costa mediamente qualcosa in più, ma c’è mare e mare. Ad Alassio con 200mila euro non si va oltre i 39 mq, e le cose non migliorano troppo ad Amalfi (42 mq). In Adriatico ecco Milano Marittima, ma la frequentazione vip obbliga a fermarsi a 47 mq. In Sardegna le bellissime spiagge di Villasimius costano meno (60 mq), se poi si scende in Sicilia Scopello, porta d’ingresso alla splendida Riserva dello Zingaro, consente di raggiungere i 73 mq.
I prezzi calano ulteriormente per i laghi, e in fondo il lago di Garda consentirebbe di rimanere non lontano dalla nostra zona di origine (raggiungibile comunque in poco tempo) ma nel contempo di godere di un clima migliore (lo testimoniano gli antichi ulivi). Sia a Salò, sponda bresciana, che a Peschiera, sponda veronese, si può ambire, mediamente, ad un immobile in buono stato di 80 mq, metratura destinata però a scendere notevolmente se si vuole la vista lago o il fronte lago. Più a buon mercato la soluzione di Iseo (100 mq), più cara un’abitazione a Sesto Calende sul Lago Maggiore (67 mq).

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