Elena e Miriam in pista con la maglia azzurra

 CICLISMO • A poco più di tre mesi dalle Olimpiadi di Tokyo (sempre che si facciano) la Nazionale italiana della pista, con le due cremonesi, è impegnata nel velodromo intitolato al mitico Eddy Merckx

FORTUNATO CHIODO
Gand ha due velodromi e il più vecchio, con la pista di 250 metri, è intitolato al mitico Eddy Merckx, dove il ciclismo azzurro ritorna in pista a poco più di tre mesi dai Giochi Olimpici di Tokyo (sperando che si svolgano), nella Tre Giorni di Gand, in Belgio, da ieri fino a domenica, per una delle pochissime manifestazioni che si sono salvate dallapandemia. Il programma prevede tutte le specialità, tranne l’inseguimento (individuale e a squadre). Il ct Marco Villa ha convocato l’olimpionico dell’Omnium ai Giochi di Rio 2016, Elia Viviani della Cofidis (che non corre in pista dai Mondiali di Berlino 2020 , ma resta il punto di riferimento del gruppo), Francesco Lamon e Michele Scartezzini (Biesse-Arvedi), Liam Bertazzo (Vini Zabù Brado Ktm) e quattro giovani. Per il ct Eugenio Salvoldi ci sonoLetizia Paternoster (Trek-Segafredo) a lungo frenata da problemi a un ginocchio e poi dal coronavirus, ma adesso è a posto, tanto che è giunta seconda a Civitanova Marche nello scorso weekend, battuta dall’altra azzurra Martina Fidanza (Isolmant-Premac-Vittoria), pure lei convocata in azzurro e una delle tre vaccinate (con Barbieri e Bastianelli). Presenti anche Rachele Barbieri (Gs Fiamme Oro), Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-Wnt Pro Cycling), Silvia Zanardi (Beping), più le velociste cremonesi Miriam Vece (Valcar-Travel & Service) ed Elena Bissolati (Racconigi Cycling Team) e anche Giada Capobianchi (Gs Capobianchi).

 

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