Zona rossa, che sia un addio per sempre

 COVID • Da lunedì la Lombardia passa in arancione. Ristoratori ed esercenti scendono in piazza

L’Italia, da lunedì, sarà quasi tutta in arancione. Soltanto quattro regioni sono in zona rossa (Campania, Valle d’Aosta e Puglia, più la Sardegna che lo diventerà lunedì). A deciderlo, la cabina di regia e il Comitato tecnico scientifico. La Lombardia allenta le misure dopo un mese passato con le massime restrizioni anti Covid. Nelle regioni che passano in arancione riaprono negozi, parrucchieri e centri estetici. Sono liberi gli spostamenti all’interno del proprio Comune.

I NUMERI
Sono 18.938 i nuovi casi di coronavirus in Italia. I decessi in un giorno 718, il numero più alto di tutto il 2021. Le persone guarite o dimesse sono 26.175. Il tasso di positività è al 5,2%.

IN PROVINCIA
In provincia di Cremona nelle ultime 24 ore si sono registrati 109 positivi al Covid. A livello regionale continuano a diminuire i ricoverati nelle terapie intensive (-2) e nei reparti (-249).

L’HUB DI CREMONA
SI ESPANDE
Da lunedì l’HUB vaccinale di CremonaFiere riadatta e aumenta il potenziale vaccinale: i box di anamnesi passano da 12 a 15 e le postazioni vaccinali da 10 diventano 15. Non solo. Le aree di attesa pre e post vaccino saranno ulteriormente ampliate per garantire una maggior capienza e mantenere il distanziamento. Per  riadattare i percorsi e allestire le nuove postazioni, domani l’attività dell’HUB vaccinale si svolgerà dalle 8.30 alle 15. Tutte le sedute vaccinali programmate sono comunque garantite. A poter accedere alla vaccinazione sono i cittadini dai 70 anni in avanti, gli over 80, le persone con condizione di “estrema vulnerabilità” e i loro caregiver e le persone con disabilità grave, oltre al personale scolastico.

VACCINI IN AZIENDA
C’È IL PROTOCOLLO
Questa settimana è stato approvato e presentato il protocollo per i vaccini nelle aziende. «Esprimiamo apprezzamento e soddisfazione - commenta il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti -. Con grande senso di responsabilità a tutela della salute e sicurezza delle persone che lavorano, gli industriali lombardi per primi avevano aperto le fabbriche per vaccinare i collaboratori. Il mondo industriale vuole dare il proprio contributo nella campagna di vaccinazione, mettendo a disposizione i propri spazi per vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile».

I RISTORATORI IN PIAZZA
Per dare volto e voce all’esasperazione di imprenditori in difficoltà, FIPE e Confcommercio Cremona organizzano, martedì 13 aprile, in concomitanza della Assemblea straordinaria a Roma della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, una mobilitazione di imprenditori e dei loro dipendenti. «Ci troveremo alle 15 – spiega il presidente Alessandro Lupi - per dare un segnale forte di preoccupazione e insoddisfazione sulle modalità con le quali si sta gestendo la crisi sanitaria ed economica». Obiettivo ripartenza. «Non bastano più le promesse di ristori inadeguati, che ogni giorno costringono le imprese a indebitarsi per non chiudere - rilancia Emiliano Bruno, vicepresidente del gruppo provinciale dei pubblici esercizi -. E non siamo più disposti a pagare colpe che non abbiamo. Perché ormai è evidente che non c’è connessione tra le nostre aperture e la diffusione dei contagi. Vogliamo una manifestazione pacifica ma ferma».


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