Carla Fracci, l’etòile che stregò Cremona

 Una delle più grandi ballerine se n’è andata a 84 anni. Nel 2017 incantò il pubblico dell’Auditorium Arvedi

Se n’è andata in punta di piedi, come ha fatto per quasi tutta la vita nei teatri più importanti del mondo. Carla Fracci non era solo una ballerina, ma era la danza in persona, conosciuta e stimata intutte le latitudini e ispiratrice di intere generazioni di ballerine. La notizia della sua morte, avvenuta a 84 anni, ha certamente scosso non solo il mondo dello spettacolo, perché la Fracci è uno di quei talenti che hanno reso grande l’Italia, visto che nel 1981 il New York Times la definì “prima ballerina assoluta”. Le è stato fatale un tumore che l’aveva colpita già da tempo e con il quale ha combattuto con la sua solita determinazione, unita alla sua discrezione. Nata a Milano nel 1936, da padre alpino e madre operaia alla Innocenti di Milano, la Fracci ha riscattato le sue umili origini diventando l’etòile del teatro alla Scala di Milano, dove ha studiato ed esordito, per poi diventare la ballerina più ammirata del pianeta per tanti decenni. Era legatissima a Cremona e al suo territorio, perché in tempo di guerra fu sfollata con la sua famiglia presso la campagna di Volongo dalla nonna materna Argelide. Poi ha iniziato le scuola elementare a Ca’ Rigata di Gazoldo degli Ippoliti, quindi ha fatto ritorno a Milano al termine della guerra. Più di una volta, oltre ad essere legata ai ricordi dell’infanzia, ha ribadito di apprezzare l’attività culturale di Cremona, tanto da accettare nel 2017 l’invito di Stradivarifestival a danzare nel suggestivo spazio scenico dell’Auditorium Arvedi sulle note della violinista Anna Tifu. Era il 30 settembre e la Fracci aveva già 81 anni, ma stregò ugualmente l’Auditorium con la sua classe intatta, in uno spettacolo ispirato a Stradivari, ideato dal regista e coreografo Beppe Menegatti, compagno nella vita e nell’artedell’etoile italiana più famosa a livello internazionale. Tre anni prima di quella acclamata esibizione, la Fracci era stata ospite della scuola di danza “Specchio riflesso” e nel cortile di Palazzo Fodri, aveva presentato il suo libro “Passo dopo passo. La mia vita” (Mondadori) e anche in quell’occasione aveva incantato, stavolta con i suoi racconti, il pubblico presente. Ecco perché più volte aveva ribadito di avere Cremona nel cuore...

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