Dopo un anno di grande attesa parte la caccia al trono europeo

 EURO 2020 • I campioni del mondo sono forti in tutti i reparti e in particolare in attacco. L’Italia spera di fare molta strada grazie al collettivo

FABIO VARESI
Scusate il ritardo. Così si potrebbe presentare il primo Europeo itinerante della sua storia, costretto ad andare in scena un anno dopo a causa della pandemia. Una scelta dolorosa, ma efficace, visto che ora gli stadi potranno accogliere gli spettatori per il 25% della capienza e vedere una partecipazione emotiva sulle tribune, è sicuramente una grande conquista. Lo spettacolo della kermesse continentale dovrebbe essere garantito dall’equilibrio che ormai da anni regna nel calcio internazionale, anche se a vincere sarà con ogni probabilità una delle Nazionali che appartengono al ristretto numero delle grandi favorite. Attenzione, però, alle mine vaganti,  perché i successi di Danimarca (1992), Grecia (2004) e Portogallo (2016) insegnano che nulla è scontato. Sulla carta, la rosa più forte è quella della Francia campione del mondo, fortissima in tutti i reparti ed in particolare in attacco, dove il ct Deschamps può scegliere tra Griezmann, Mbappé, Benzema (tornato in Nazionale dopo quasi 5anni), Coman e Giroud. Nessuno può vantare tanta abbondanza, anche se i Bleus sono inseriti in un girone di ferro con i campioni in carica del Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Germania che dopo l’Europeo saluterà il ct Löw, in carica dal 2006. Attenzione anche alla Spagna, rinnovata dopo gli ultimi due flop (Euro 2016 e Mondiale 2018) e all’Inghilterra, quarta in Russia tre anni fa. Qualche chance nutre anche l’Olanda, mentre la Croazia vice campione del mondo appare in netta flessione. E l’Italia? Dopo aver fallito la qualificazione agli ultimi Mondiali, gli azzurri hanno iniziato una lenta ma costante risalita con Roberto Mancini, che ha suscitato di nuovo entusiasmo attorno alla Nazionale ed oltre a staccare il pass per Euro 2020 in scioltezza, ha raggiunto la final four di Nations League. L’Italia è una squadra solida e dal gioco piacevole, anche se non dispone di fuoriclasse, ma punta comunque a fare molta strada, sperando magari nell’esplosione a livello internazionale di Benardi. Le certezze sono Donnarumma in porta e Verratti (anche se acciaccato) a centrocampo, mentre in attacco tutto ruota attorno alla vena realizzativa di Ciro Immobile. Basterà per arrivare tra le prime quattro?
GLI ASSENTI • Con 24 squadre qualificate, il meglio del calcio continentale è presente, anche se qualche defezione va ricordata. In primisquella di Zlatan Ibrahimovic. Lasciata la Nazionale svedese 5 anni fa e dopo l’assenza in Russia non senza polemiche, Ibra ha poi fatto pace con il ct, ma l’infortunio patito contro la Juventus, gli impedisce di giocare il suo quinto Europeo in carriera. Sempre per infortunio, non ci sarà il difensore olandese Van Dijk, leader degli orange e del Liverpool, mentre sono costretti a guardare l’Europeo dal divano, perché la propria Nazionale non si è qualificata, il laziale Milinkovic-Savic (Serbia) e soprattutto il talento offensivo Haaland (del Borussia Dortmud), uno dei giocatori più corteggiati d’Europa, che ha potuto fare ben poco con la sua Norvegia.

 

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