I protagonisti di Euro 2020

 

 FABIO VARESI
Il meglio del calcio continentale è pronto a sfidarsi per un mese dal prossimo 11 giugno. Ora presentiamo i nove giocatori più attesi, fiori all’occhiello delle rispettive Nazionali. Partiamo da Gianluigi Donnarumma, subito in campo nel match inaugurale del torneo e già degno erede di Buffon. A soli 22 anni può già essere considerato un veterano, conalle spalle già sei campionati di serie A con il Milan ed ora cerca la consacrazione a livello internazionale. Naturalmente la società rossonera sta facendo di tutto per trattanerlo, ma le big d’Europa si stanno muovendo per offrirgli a un ingaggio importante, in modo da garantirsi un punto fermo inposta per tante stagioni. Negli ultimi tempi sembrava destinato alla Juventus, proprio nel momento in cui Buffon dava l’addio ai bianconeri, in una sorta di staffetta già avvenuta in azzurro, ma ora sembra farsi strada l’ipotesi Barcellona, che vuole ricostruire un team in grado di primeggiare in Europa. La speranza di Mancini è che Donnarumma non si faccia distrarre dalle sirene di mercato, perché servirà tutta la sua freddezza dietro una difesa che non è più granitica come un tempo, vista la carta d’identità di alcune colonne come Bonucci e Chiellini e il calo di rendimento di Romagnoli. Vedremo se al termine dell’Europeo, Gigio risulterà il miglior portiere della competizione. Dipenderà molto dal rendimento degli azzurri e da quanta strada farà la Germania di Neuer, da alcuni anni indubbiamente il miglior estremo difensore in circolazione, anche grazie alla sua capacità di giocare con i piedi. Ma anche ambito, Donnarumma sta Facendo passi da gigante.
Nel girone dell’Italia, l’altro big è Gareth Bale (31 anni), trascinatore del Galles che per la seconda volta consecutiva partecipa agli Europei. Cinque anni fa in Francia trascinò la Nazionale britannica ad una storica semifinale, anche se rispetto ad allora la sua stella si è un po’ appannata. Messosi in mostra nel Tottenham, grazie alle sua scorribande sulla fascia, tanto da diventare spesso imprendibile, nel 2013 è stato acquistato a peso d’oro dal Real Madrid, che grazie anche a lui ha conquistato 4 Champions League. Dopo sette stagioni, il Real lo ha però messo in disparte e Bale per continuare a galoppare in campo, ha deciso di fare ritorno al Tottenham, con la formula del prestito, senza tuttavia giocare con continuità e ai livelli di Madrid. Ma in Nazionale trova sempre il modo di tornare protagonista e anche stavolta è riuscito ad portare il Galles agli Europei. Difficile ripetere le imprese del 2016, quando Bale e compagni eliminarono nei quarti il favoritissimo Balgio, ma guai a sottovalutare una squadra britannica che sul campo da tutto, perché sente molto l’impegno di rappresentare un popolo orgoglioso come quello gallese. E siamo sicuri che per un mese, Bale tornerà ad essere l’incubo delle difese avversarie.
 
Chi fermerà Romelu Lukaku? Se lo stanno domandando i difensori che lo dovranno affrontare a Euro 2020, dopo che l’attaccante belga di origini congolesi, ha fatto il bello e cattivo tempo nel campionato italiano, trascinando l’Inter allo scudetto dopo 11 anni di digiuno. A 28 anni, Lukaku sta vivendo il periodo migliore della sua carriera e gioca in una Nazionale che può finalmente mettere a frutto l’enorme talento di cui dispone. Tre anni fa in Russia, il Belgio si dovette accontentare dal terzoposto, dopo non aver giocato al meglio la semifinale con la Francia, ma stavolta i Diavoli Rossi non vogliono tornare a casa senza il trofeo, confidando nella vena realizzativa del proprio bomber, che in Nazionale ha realizzato 59 gol in 91 presenze, mentre nell’Inter, a una giornata dalla fine del campionato, è andato a segno 23 volte, che gli sono valsi il premio di mvp della serie A. Un dato esprime al meglio il potenziale offensivo di Lukaku, che è andato in gol 10 volte nelle ultime 12 uscite del Belgio. Difficile non pronosticarlo tra i candidati al titolo di capocannoniere di Euro 2020. Purtroppo per lui, in Nazionale non avrà come spalla Lautaro Martinez, con il quale forma un tandem da sogno, ma il Belgio dispone comunque di ottimi elementi offensivi come De Bruyne, Hazard e Mertens. Di Lukaku si sa praticamente tutto, ma alcuni appassionati forse non sanno che suo padre Roger è stato un calciatore della Nazionale dello Zaire, come si chiamava negli anni ’70 il Congo. Malgrado i tanti gol realizzati, fino ad ora ha vinto poco (prima dello scudetto con l’Inter, ha messo in bacheca solo un campionato belga con l’Anderlecht e una coppa d’Inghilterra con il Chelsea), ma un titolo europeo potrebbe far lievitare il valore del suo palmarés.
Altro pretendente al trono dei cannonieri èl’Inglese Harry Kane, coetaneo di Lukaku e capocannoniere degli ultimi Mondiali. Il capitano dell’Inghilterra, complici anche tanti infortuni, ha faticato ad essere protagonista nel Tottenham, anche se comunque ha messo asegno 22 gol in Premier League, mentre in Nazionale è stato il miglior realizzatore nelle qualificazioni. Grazie ai suo gol, i sudditi si sua maestà sperano di fare tanta strada a Euro 2020, per riscattare l’eliminazione patita cinque anni fa negli ottavi di finale con la matricola Islanda. Kane è sicuramente un cecchino infallibile in area di rigore, ma non è un giocatore che parte palla al piede e che riesce a segnare con azioni personali, quindi ha bisogno del sostegno dei compagni di squadra. Tradotto, il suo rendimento agli Europei andrà di pari passo con quello della squadra, che ai Mondiali russi ha stentato dopo la prima fase ed infatti Kane non è più andato a segno nelle sfide ad eliminazione diretta.
 
Sempre parlando di bomber, il re del 2021 èsicuramente Robert Lewandowski, che dopo aver vinto tutto nella scorsa stagione con il Bayern Monaco, quest’anno si è tolto lo sfizio di trionfare a livello personale nella classifica della Scarpa d’oro, realizzando in Bundesliga 40 gol e trionfando ancora una volta in campionato. Purtroppo per i bavaresi, l’attaccante polacco si è infortunato prima della doppia sfida con il Psg e la sua assenza ha impedito al Bayern di puntare al bis in Champions. A quasi 33 anni, Lewandowski sembra aver raggiunto la piena maturità e ha una gran voglia di essere protagonista anche con la sua Nazionale, che dispone di altri ottimi giocatori come Milik e Zielinski. Indubbiamente la Polonia è una buona squadra, ma non sembra all’altezza delle migliori Nazionali, quindi per arrivare tra le prime quattro servirà una grande impresa e per riuscirci, avrà bisogno dei gol di Lewandowski.
Restando nel gruppo degli intramontabili, ultratretenni, non possiamo non parlare di Cristiano Ronaldo, che con il suo Portogallo detiene la corona europea e che a dispetto delle 36 primavera, resta lo spauracchio numero uno delle difese avversarie. Anche in questa stagione, deludente delle Juventus, CR7 ha realizzato quasi 30 gol ed ha vinto in scioltezza la classifica dei marcatori, davanti a un certo Lukaku. Malgrado i tantissimi trofei in bacheca, il portoghese non è mai sazio e soprattutto ci tiene tantissimo a vincere con la sua Nazionale (con la quale ha realizzato 103 gol in 173 partite) e dopo il titolo europeo, ha conquistato anche la primaedizione della Nations League. Purtroppo ai Mondiali non è andata bene, con i lusitani eliminati negli ottavi dall’Uruguay, ma anche in Russia CR7 ha fatto il suo, realizzando quattro gol nelle prime due partite. Rispetto a cinque anni fa il Portogallo appare meno competitivo, ma anche allora non era tra i favoriti, eppure riuscì ad arrivare fino in fondo con giocatori fino a quelmomento poco conosciuti. Vedremo anche se stavolta riuscirà a trascinare i giovani di talento che sono a disposizione del ct Santos, ormai una istituzione in terra lusitana.
Lasciando da parte per un momento gli attaccanti, parliamo adesso di uno dei migliore centrocampisti del mondo, il croato Luka Modric, anche lui diventato grande con il Real Madrid. Anche a 35 anni, il capitano della Croazia, reduce dal secondo posto ai Mondiali, continua ad essere una pedina determinante in mezzo al campo, soprattutto per la suacapacità di far correre la palla. Come il Portogallo, che eliminò proprio in croati negli ottavi a Euro 2016, anche la Nazionale di Modric appare in calo, soprattutto per la mancanza di grandi attaccanti, dopo l’uscita di scena di Mandzukic e l’estromissione di Kalinic. Comunque la miglior espressione del calcio slavo non va sottovalutate, perché dispone di un centrocampo tanto forte, diretto proprio da Modric, che può mettere in difficoltà qualsiasi avversario.
 
Dopo la grande esperienza di Lewandowski e Cr7, passiamo alla vitalità dei giovani Kylian Mbappé e Serge Gnabry, già nel gotha del calcio internazionale. Il primo è la stella del Psg e della fortissima Nazionale francese, che grazie anche alle giocate del 22enne di Parigi, ha vinto il Mondiale in Russia. La sua assenza contro il Manchester City ha sicuramente impedito al Psg di puntare alla vittoria in Champions, solo sfiorata nel 2020 in finale contro il Bayern di Gnabry. Malgrado la sua giovane età, Mbappé è già uno degli attaccanti più forti del mondo e oltretutto ha ancora margini di miglioramento. Non ancora convocato a Euro 2020, non ha quindi patito l’onta della sconfitta in finale contro il Portogallo e dopo cinque anni spera di alzare il trofeo, facendo una fantastica accoppiata Mondiale-Europeo, che riuscì al-l’attuale ct francese Deschamps, che in caso di successo, sarebbe il primo vincere entrambi i trofei sia da giocatore, che da allenatore. E sicuramente Mbappé può dargli una mano ad arrivare fino in fondo, insieme ad altri grandi giocatori come Griezmann, Benzema e Pogba. In questa stagione, la punta del Psg ha segnato 41 gol in 46 partite, a conferma del suo valore, mentre in Nazionale le reti sono “solo” 16 in 42 presenze, ma quando ci sono tanti big in una squadra, è normale condividere il palcoscenico. Comunque se sarà in ottime condizioni, Mbappé potrà essere uno dei grandi protagonisti  Europeo.
Lo stesso discorso vale per Serge Gnabry, cresciuto in modo esponenziale nel Bayern e cecchino infallibile in una Nazionale che però sta perdendo colpi. Dopo il fallimentare Mondiale russo (con i tedeschi per la prima volta eliminati al primo turno), il ct Löw ha deciso di puntare in attacco sul 25enne di padre ivoriano e madre tedesca, che non hatradito le attese, realizzando fino ad ora 15 gol in 20 presenze. Ma la Germania ha alternato buone prove, a tonfi incredibili, come lo 0-6 contro la Spagna in Nations League e la sconfitta casalinga con la Macedonia nelle qualificazioni ai Mondiali del 2022. Dopo l’Europeo, la Germania cambierà ct e Löw (in carica dal 2006) spera di lasciare con un grande risultato. Gnabry è sicuramente il giocatore al momento più importante, insieme al portiere Neuer, ma non può fare tutto da solo ed ha bisogno che gli diano una mano i due giocatori del Chelsea, Werner e Havertz. Ma il ringiovanimento molto atteso in Germania, fino ad ora non sta dando grandi risultati e per questo motivo sono stati richiamati due veterani come Thomas Müller e Mats Hummels, campioni del mondo nel 2014 e “tagliati” nel 2018. Soprattutto l’attaccante tuttofare Müller può essere molto utile a Gnabry, come avviene regolarmente nel Bayern Monaco pigliatutto di queste ultime stagioni

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