Nazionale nella tana dei leoni per riscrivere la storia azzurra

 EURO 2020 • Dopo tante belle prestazioni, l’Italia ha mostrato con la Spagna di saper anche soffrire. Ora ultimo atto a Wembley con gli inglesi

FABIO VARESI
Prima il Belgio, poi la Spagna. Ora anche idetrattori della Nazionale, che trovavano il modo di snobbare il cammino degli azzurri, perché dominatori di avversari modesti, dovranno rendere omaggio alla squadra di Mancini, che oltre ad essere bella, riesce anche a soffrire. Con la Spagna, l’Italia è incappata in una giornata poco felice, ma ha tenuto duro e appena ha potuto, ha fatto male agli avversari. Poi, nell’unica distrazione difensiva di tutto l’Europeo, è stata punita da Morata e da quel momento è andata in sofferenza, ma è stata brava a mostrare gli attributi, indispensabili per arrivare ai rigori e vendicare così l’eliminazione subìta proprio dagli undici metri contro gli iberici nel 2008. Allora la Nazionale era campione del mondo, mentre ora si è dovuta ricostruire dopo il fallimento della gestioneVentura, culminata con la mancata partecipazione a Russia 2018. Mancini, come Bearzot a metà degli anni ’70, è stato capace di ripartire da uno dei punti più bassi del nostro calcio e per questo dobbiamo essergli grati. Lui talento indiscusso, che per motivi sconosciuti non ha mai avuto un buon feeling con la maglia azzurra da giocatore, ora dalla panchina si sta prendendo ciò che gli è stato tolto ingiustamente. Ma al tecnico di Jesi tutto ciò non basta, perché arrivati a questo punto vuole quella coppa che è sfuggita sul più bello a Zoff nel 2000 e a Prandelli nel 2012. Non sarà facile vincere a casa degli inglesi, che però da anni prendono bastonate dagli azzurri, soprattutto nelle partite che contano, come a Euro 1980 (gol di Tardelli), nella finale per il terzo di Italia ’90 (reti di Baggio e Schillaci su rigore), nei quarti di Euro 2012 (successo azzurro ai rigori dopo lo 0-0 al 120’) e nel primo turno di Brasile 2014 (gol di Marchisio e Balotelli). Stavolta, però, l’Inghilterra non può permettersi di steccare davanti ai propri tifosi e lo spavento patito con la Danimarca li renderà ancora più pericolosi, perché meno spavaldi rispetto alle precedenti partite, quasi tutte vinte in scioltezza. Tra gli inglesi, il giocatore più pericoloso è sicuramente Sterling, che metterà a dura prova la fase difensiva degli esterni azzurri, mentre Kane non avrà vita facile nella morsa di Bonucci e Chiellini. In attacco, è difficile che Mancini tolga Immobile per inserire Berardi e utilizzare Insigne come “falso nueve”, ma visto il rendimento del laziale, è un’ipotesi da valutare. Una finale che si annuncia molto equilibrata, probabilmente decisa dagli episodi. Speriamo siano a favore dell’Italia...


Commenti