CICLISMO • A livello giovanile la Venturelli ha fatto incetta di titoli italiani, mentre la Cavalli vuole confermare agli Europei quanto di buono fatto a Tokyo. E in pista c’è il ritorno della Vece, che punta al podio
FORTUNATO CHIODO
Tre stelle al femminile con tanta voglia distupire. Partiamo dall’infaticabile Federica Venturelli (nella foto), protagonista di un’estate da incorniciare. Con la maglia biancoverde della Lombardia, si è messa al collo ai Campionati Italiani giovanili su pista di San Giovanni alNatisone ben quattro medaglie d’oro: inseguimento a squadre e individuale, omnium e madison tra le Allieve. «Ho realizzato il record italiano sia nell’inseguimento a squadre che nell’individuale - spiega Federica - ma probabilmente verrà omologato soltanto il secondo, perché dopo quello a squadre le ragazze non sono state sottoposte ad antidoping. Riguardo la prova a squadre i cambi sono stati sapientemente calibrati in modo tale da farmi tirare buona parte della prova (1,8 km su 3) che ti permette così di mantenere una velocità costante. La prova dell’inseguimento individuale l’ho corsa a tutta». Sempre in Friuli, oro anche per il quartetto Allievi della Lombardia con Davide Maifredi (Madignanese). Argento al casalasco Federico Saccani (Gioca in Bici Oglio Po) e bronzo nella velocità a squadre Allieve per la casalasca Rebecca Vezzosi (Gioca in Bici Oglio Po). Ma l’insaziabile Federica ha fatto suo anche il titolo italiano a Marginone (Lucca), confermando l’oro di un anno fa a Cerbara di Città di Castello. Partita per ultima, Federica si è imposta coprendo i 10,3 chilometri in 16’26”, alla media di 37,239. Impressionante la sua collezione di maglie tricolori (15 di cui 7 nel 2021). «La gara è stata disputata a temperature elevatissime, vicina ai 40 gradi. Il percorso era difficile giàall’inizio, con due chilometri di salita e con curve impegnative. Nella seconda parte del percorso non ero brillante, ma ho guadagnato altri 6 secondi di vantaggio, ed ho chiuso con 21 secondi su Valentina Zanzi, che ha disputato una prova eccellente. Dedico la vittoria a mia mamma Giovanna che è tornata a casa per accudire i nonni gravemente ammalati».
Passiamo a Marta Cavalli, che dopo l’ottima prova a Tokyo, le è stato rinnovato un contratto biennale con il team transalpino Fdj Nouvelle-Aquitaine-Futuroscope. «Devo dire grazie alla società e a tutto lo staff, sentire la loro fiducia mi dà una carica eccezionale», ha affermato Marta. Uno stimolo in più per ben figuare agli Europei di Trento,nella staffetta misra e nella prova in linea.
La terza stellina è Miriam Vece, 24 anni diRomanengo, che dopo lo storico bonzo iridato su pista nel 2020, si sono perse le tracce. Ci parla da Aigle, nella Svizzera francese, dove frequenta il Centro Sportivo dell’Uci. «Vivo praticamente qui per migliorare il bagaglio tecnico da pistard». Dopo la mancata qualificazione a Tokyo, punta al riscatto: «Sto bene e voglio migliorami, perché non mi accontento mai. Mi sono preparata al meglio per onorare la maglia azzurra agli Europei su pista di Grenchen in Svizzera(5-9 ottobre) e ai Mondiali di Roubaix (20-24 ottobre). Parigi 2024? C’è tempo per pensarci. Sarebbe già una soddisfazione qualificarsi». Peccato che i 500 metri, la sua specialità, non siano nel programma olimpico.
Commenti
Posta un commento