GREEN PASS • Ieri è scattato l’obbligo della certificazione al lavoro. Confcommercio: «Troppa burocrazia»
Controlli e proteste. Ma la tanto temuta giornata di disagi e blocchi per l’obbligo di Green pass al lavoro (entrato in vigore ieri), alla fine non c’è stata. In molte città italiane sono stati organizzati cortei e manifestazioni, ma non si sono verificati disordini né grandi problemi.CONTROLLI AL VIA
Da ieri mattina, nelle aziende, gli addetti alla sicurezza hanno controllato il possesso della certificazione verde da parte dei lavoratori: questo avverrà ogni giorno, all’ingresso, almeno fino al 31 dicembre, data in cui è prevista la fine dello stato di emergenza.
Quello entrato in vigore ieri in Italia è uno dei più rigidi ed estesi sistemi di passaporto vaccinale al mondo. Da qui il timore che potessero verificarsi nuovamente episodi di violenza come quelli di sabato scorso a Roma, quando alcuni gruppi “no vax”, guidati da neofascisti, avevano assaltato la sede del sindacato della CGIL.
IL FRONTE DI TRIESTE
A destare preoccupazione era Trieste, dove i lavoratori del porto avevano già annunciato il blocco per protestare contro l’obbligo di Green pass. Ma il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ieri mattina ha detto che il porto funziona regolarmente, chiedendo di «tenere bassa la temperatura evitando scontri frontali per non danneggiare l’economia di un paese, dato che danneggiare l’attività del porto di Trieste significa danneggiare un grande numero di aziende che lavorano nell’indotto».
CONFCOMMERCIO
La nuova normativa sul Green pass «accresce, per le imprese, il peso (ormai insostenibile) di troppa burocrazia». A dirlo, il presidente di Confcommercio Cremona, Andrea Badioni. «Come Confcommercio - aggiunge - non critichiamo la decisione di imporre la vaccinazione o la verifica costante dei risultati di un tampone (sulla cui validità assistiamo ad un dibattito più politico che scientifico). Non sempre il fine giustifica i mezzi. Siamo convinti che si sarebbero potuti ottenere gli stessi risultati in modo ben più agile, snellendo gli obblighi dei controlli. Lo chiediamo con responsabilità verso il tema sanitario ma anche con attenzione alle imprese che rappresentiamo. Superare l’emergenza è una priorità per il nostro comparto, proprio perché ai lockdown abbiamo pagato un conto più alto di ogni altro settore. Ma così la situazione non funziona. Perché una normativa più macchinosa nella sua applicazione era difficile anche solo da immaginare».
A CREMONA
Intanto, domani, a Cremona torna “No paura day”, una manifestazione diffusa in tutta Italia «con l’obiettivo - spiegano gli organizzatori - di portare nelle piazze il dubbio riguardo la gestione dell’emergenza sanitaria». L’appuntamento alle ore 16.30 in Largo Boccaccino. I relatori sono Fabio Carisio, giornalista e direttore Gospa News, Alberto Medici, Ingegnere, blogger, scrittore, marito e padre di famiglia, Francesco Fontana, avvocato, foro di Milano, presidente e fondatore dell’associazione Iustitia in Veritate, Dario Giacomini, direttore della radiologia di Arzignano (VI) sospeso da 3 mesi per non aver ottemperato all’obbligo vaccinale, fondatore di ContiamoCi!
Quello entrato in vigore ieri in Italia è uno dei più rigidi ed estesi sistemi di passaporto vaccinale al mondo. Da qui il timore che potessero verificarsi nuovamente episodi di violenza come quelli di sabato scorso a Roma, quando alcuni gruppi “no vax”, guidati da neofascisti, avevano assaltato la sede del sindacato della CGIL.
IL FRONTE DI TRIESTE
A destare preoccupazione era Trieste, dove i lavoratori del porto avevano già annunciato il blocco per protestare contro l’obbligo di Green pass. Ma il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ieri mattina ha detto che il porto funziona regolarmente, chiedendo di «tenere bassa la temperatura evitando scontri frontali per non danneggiare l’economia di un paese, dato che danneggiare l’attività del porto di Trieste significa danneggiare un grande numero di aziende che lavorano nell’indotto».
CONFCOMMERCIO
La nuova normativa sul Green pass «accresce, per le imprese, il peso (ormai insostenibile) di troppa burocrazia». A dirlo, il presidente di Confcommercio Cremona, Andrea Badioni. «Come Confcommercio - aggiunge - non critichiamo la decisione di imporre la vaccinazione o la verifica costante dei risultati di un tampone (sulla cui validità assistiamo ad un dibattito più politico che scientifico). Non sempre il fine giustifica i mezzi. Siamo convinti che si sarebbero potuti ottenere gli stessi risultati in modo ben più agile, snellendo gli obblighi dei controlli. Lo chiediamo con responsabilità verso il tema sanitario ma anche con attenzione alle imprese che rappresentiamo. Superare l’emergenza è una priorità per il nostro comparto, proprio perché ai lockdown abbiamo pagato un conto più alto di ogni altro settore. Ma così la situazione non funziona. Perché una normativa più macchinosa nella sua applicazione era difficile anche solo da immaginare».
A CREMONA
Intanto, domani, a Cremona torna “No paura day”, una manifestazione diffusa in tutta Italia «con l’obiettivo - spiegano gli organizzatori - di portare nelle piazze il dubbio riguardo la gestione dell’emergenza sanitaria». L’appuntamento alle ore 16.30 in Largo Boccaccino. I relatori sono Fabio Carisio, giornalista e direttore Gospa News, Alberto Medici, Ingegnere, blogger, scrittore, marito e padre di famiglia, Francesco Fontana, avvocato, foro di Milano, presidente e fondatore dell’associazione Iustitia in Veritate, Dario Giacomini, direttore della radiologia di Arzignano (VI) sospeso da 3 mesi per non aver ottemperato all’obbligo vaccinale, fondatore di ContiamoCi!
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