La pista azzurra si copre ancora d’oro

CICLISMO • Il tecnico delledonne, malgrado oltre 200 podi, non è stato confermato, ma lascia con i titoli iridati di Fidanza e Paternoster. Nell’inseguimento maschile arriva l’oro mondiale dopo il trionfo olimpico


FORTUNATO CHIODO
Dal restyling avviato dal nuovo corso federale, dopo Cassani non si salverà nemmeno il più medagliato dei tecnici azzurri: Edoardo Salvoldi, che vanta oltre 200 podi con squadre femminili e che chiuderà la sua avventura dopo i Mondiali della pista di Roubaix (che terminano domani). La Federciclismo ha già deciso, anche se l’ufficialità arriverà a novembre. Salvoldi, 49 anni, milanese di Trezzo d’Adda, era entrato nella Federciclismo nel 1994, designato dall’allora presidente federale Giancarlo Ceruti. A differenza degli altri tecnici è un dipendente del Coni, non ha quindi un contratto in scadenza ogni anno e sembra dirottato alla guida degli Juniores. Ma accetterà questo declassamento, o preferirà andare all’estero? In attesa di una decisione definitiva, ha la soddisfazione di lasciare da vincitore, visto che sulla pista del nuovo Vèlodrome Convert Règional Jean Stablinski di Roubaix (conosciuto come “Le Stab”) è andato subito a segno con Martina Fidanza e Letizia Paternoster, oro nello scratch e nella corsa a eliminazione. Poi è arrivato lo storico argento del quartetto dell’inseguimento femminile con l’iridata della strada Elisa Balsamo, la stessa Fidanza, Chiara Consonni e Martina Alzini, piegate solo in finale dalla fortissima Germania. Bene anche la cremasca Miriam Vece, che nella sprint è arrivata fino ai quarti, dove è stata eliminata dalla forte tedesca Friedrich. Continuano le soddisfazioni anche per Marco Villa, confermato a capo della pista azzurra maschile, che dopo le imprese di Tokyo, ha trionfato ancora con il quartetto formato da Simone Consonni, Jonathan Milan, Liam Bertazzo, Francesco Lamon della Biesse-Arvedi (riserva) e Filippo Ganna, al 5° oro iridato della sua fantastica carriera,impreziosita anche dal titolo olimpico di qualche mese fa. Il quartetto azzurro, che in Giappone ha stabilito anche il record del mondo, ha piegato in finale la Francia. Speranze di podio ci sono anche con Elia Viviani nell’omnium e nella madison con Consonni.

Commenti