Miriam Vece ci riproverà ai Mondiali

 

FORTUNATO CHIODO
Piccoli Ganna crescono. E vincono. Anche seJonathan Milan è già una certezza e proprio piccolo non è: con i suoi 194 centimetri sembrava ancor più grande in cima al podio degli Europei della pista di Grenchen, in Svizzera. Non è un caso che il primo e unico oro per l’Italia sia arrivato dall’inseguimento individuale, dove il ragazzo ha allungato la sua annata straordinaria, illuminata dal titolo olimpico del quartetto a Tokyo con Filippo Ganna, Francesco Lamon e Simone Consonni. Per il friulano di Buja della Bahrain Victorius, ventunenne da una settimana, è una rivincita dopo il secondo posto agli Europei di un anno fa. È stata una prova di forza quella dell’azzurro del ct Marco Villa, che nella finale contro il russo Lev Gonov ha dato spettacolo. Rachele Barbieri ha conquistato il bronzo nell’omnium dominato dalla fuoriclasse Katie Archibald (classe 1994) e due medaglie d’argento sono arrivare nell’eliminazione con la trentina Letizia Paternoster e nel quartetto ad inseguimento femminile (Rachele Barbieri, Martina Fidanza, Silvia Zanardi e Martina Alzini), battuto in finale con onore dalla Germania. Il quartetto maschile (senza Ganna e Consonni) è invece giunto quinto. Non è arrivata in finale nella velocità la cremonese Elena Bissolati (Gs Cicli Fiorin Cycling) ed anche nel keirin non ha ottenuto risultati di rilievo. Niente podio anche per la cremasca Miriam Vece (nella foto): nei 500 metri è giunta 5ª con qualche rimpianto, a poco più di mezzo secondo dalla vincitrice, la russa Daria Shemieva.

Quarto posto per Martina Alzini nell’inseguimento individuale, mentre Francesco Lamon è giunto 6º nell’omnium. Non c’è stata gloria, infine, per le coppie azzurre nell’americana. Il bilancio è comunque buono, per un’avventura dal sapore di rifinitura in vista dei Mondiali in agenda dal 20 al 24 ottobre a Roubaix.

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