BASKET SERIE A • Il netto successo con la Fortitudo ha ridato fiducia a tutto l’ambiente, nella speranza di poter incamerare anche in trasferta punti preziosi contro la squadra dell’ex Saunders
FABIO VARESI
È una Vanoli che piace a coach Galbiati, quella che con autorità ha annichilito la Fortitudo Bologna, malgrado l’assenza di Malcolm Miller, volato negli Stati Uniti per la nascita della sua primogenita. Il resto del roster ha fatto la sua parte, soprattutto sotto le plance grazie al pieno recupero di McNeace e all’inserimento di Radic, che con ogni probabilità stasera a Trento tornerà in tribuna. Due punti quelli conquistati al PalaRadi che danno tranquillità a tutto l’ambiente sul valore della squadra, dopo la batosta di Venezia. Ora però serve una prova di forza anche in trasferta, su un parquet storicamente nonfacile come quello dell’Aquila Trento, allenata da Lele Molin che ha condiviso con Galbiati l’esperienza di assistant coach alle Olimpiadi di Tokyo. Un match che la Vanoli affronterà probabilmente senza il suo capitano, che domenica scorsa ha accusato un fastidio muscolare. «Poeta sta provando a recuperare - ha affermato Galbiati ieri in conferenza stampa - ma è difficile che sia dellapartita, mentre Miller è tornato giovedì con un bellissimo sorriso e si è messo subito al lavoro. Sarà un match difficile, contro un’ottima squadra che ha grande fisicità e che recupera un giocatore importante come Jordan Caroline. Noi andremo a fare la nostra partita per portare a casa i due punti e per riuscirci, dovremo limitare i loro giocatori chiave, che sono tanti». Tra questi, il grande ex Wesley Saunders e l’ottimo tiratore Cameron Reynolds. Galbiati si attende un’ulteriore crescita dal centro Jamuni McNeace (nella foto), che in settimana si è presentato alla stampa: «È il mio terzo anno da professionista e il mio obiettivo è migliorare ogni aspetto del gioco e sfruttare ogni occasione per dare il mio contributo in campo. Sono arrivato con grande entusiasmo e ora che sto fisicamente bene, spero di poter aiutare la squadra in maniera efficace».
È una Vanoli che piace a coach Galbiati, quella che con autorità ha annichilito la Fortitudo Bologna, malgrado l’assenza di Malcolm Miller, volato negli Stati Uniti per la nascita della sua primogenita. Il resto del roster ha fatto la sua parte, soprattutto sotto le plance grazie al pieno recupero di McNeace e all’inserimento di Radic, che con ogni probabilità stasera a Trento tornerà in tribuna. Due punti quelli conquistati al PalaRadi che danno tranquillità a tutto l’ambiente sul valore della squadra, dopo la batosta di Venezia. Ora però serve una prova di forza anche in trasferta, su un parquet storicamente nonfacile come quello dell’Aquila Trento, allenata da Lele Molin che ha condiviso con Galbiati l’esperienza di assistant coach alle Olimpiadi di Tokyo. Un match che la Vanoli affronterà probabilmente senza il suo capitano, che domenica scorsa ha accusato un fastidio muscolare. «Poeta sta provando a recuperare - ha affermato Galbiati ieri in conferenza stampa - ma è difficile che sia dellapartita, mentre Miller è tornato giovedì con un bellissimo sorriso e si è messo subito al lavoro. Sarà un match difficile, contro un’ottima squadra che ha grande fisicità e che recupera un giocatore importante come Jordan Caroline. Noi andremo a fare la nostra partita per portare a casa i due punti e per riuscirci, dovremo limitare i loro giocatori chiave, che sono tanti». Tra questi, il grande ex Wesley Saunders e l’ottimo tiratore Cameron Reynolds. Galbiati si attende un’ulteriore crescita dal centro Jamuni McNeace (nella foto), che in settimana si è presentato alla stampa: «È il mio terzo anno da professionista e il mio obiettivo è migliorare ogni aspetto del gioco e sfruttare ogni occasione per dare il mio contributo in campo. Sono arrivato con grande entusiasmo e ora che sto fisicamente bene, spero di poter aiutare la squadra in maniera efficace».
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