Un’altra olimpiade azzurra al femminile

PECHINO 2022 • Quattro anni fa i tre ori dell’Italia arrivarono grazie a Goggia, Fontana e Moioli, di nuovo molto attese insieme alla Brignone


FABIO VARESI
Manca meno di una settimana al via dei Giochi Olimpici invernali di Pechino e in casa azzurra si contano le carte migliori per il podio. Dopo lo zero nella casella degli ori a Sochi nel 2014 (non accadeva da Lake Placid nel 1980), a Pyeongchang quattro anni fa sono arrivati tre titoli olimpici, tutti al femminile grazie a Sofia Goggia in discesa libera, Michela Moioli nello snowboard cross (nella foto) e Arianna Fontananello short track. E tutte sono ancora tra le migliori nella propria specialità, anche se la Goggia deve fare i conti con un brutto infortunio patito a pochi giorni dai Giochi. La tenace bergamasca sta facendo di tutto per poter gareggiare in discrete condizioni, ma anche se ci riuscirà, non sarà più la favorita numero 1 per la vittoria. Intanto, designata come porta bandiera durante la cerimonia di apertura, ha dovuto cedere questo ruolo alla Moioli, perché ritarderà fino all’ultimo la partenza per la Cina, ossia a ridosso della prova di discesa, in programma il 15 febbraio. Più chance, a questo punto, hanno sia la Moioli, sia Arianna Fontana, alla sua quinta Olimpiade. Sempre in campo femminile, buone possibilità ha nel biathlon Dorothea Wierer, che proprio a pochi giorni dalla rassegna a cinque cerchi, ha vinto una prova di Coppa del Mondo nella sua Anterselva, a conferma di una ritrovata ottima forma fisica. Tornando allo sci alpino, molto ci si attende da Federica Brignone, che è nel novero delle favorite in almeno tre prove (gigante, superG e combinata) e qualche chance nutrono anche Elena Curtoni e Marta Bassino. Speranze di podio ha anche Francesca Lollobrigida nel pattinaggio di velocità, dopo le due vittorie conquistate a dicembre in Coppa del Mondo. Sono in totale 82 gli atleti azzurri che la Fisi ha convocato per Pechino 2022 e in campo maschile le nostre carte migliori le giochiamo nello sci alpino con Dominik Paris nelleprove veloci, Luca De Aliprandini nel gigante, Alex Vinatzer e un ritrovatoGiuliano Razzoli nello speciale. Nello sci di fondo, come in Corea, le nostre speranze sono riposte nelle gare sprint e soprattutto nelle gambe di Federico Pellegrino, argento a Pyeongchang nella tecnica classica e stavolta impegnato nella sua amata tecnica libera, anche se dovrà vedersela con il favoritissimo norvegese Johannes Klæbo. Pellegrino ci proverà anche nella staffetta con Francesco De Fabiani. Fari puntati, infine, sul veterano dello snowboard Roland Fischnaller (41 anni), al quale manca solo il podio olimpico per chiudere un’ottima carriera.

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