BASKET SERIE A • Ancora una volta coach Galbiati si affida agli italiani e all’ultimo arrivato Verners Khos per tornare alla vittoria in un delicatissimo scontro diretto
FABIO VARESI
Siamo solo alla vigilia della terza partita del girone di ritorno, ma non è esagerato definire la trasferta di Pesaro come uno snodo cruciale della stagione. Basta dare un’occhiata alla classifica e immaginarla dopo una sconfitta nelle Marche, per rendersi conto di quanto siano importanti i due punti in palio domani. La Vanoli arriva al match con i soliti problemi legati al rendimento degli stranieri, ingigantiti dall’assenza dell’infortunato Harris e del conseguente inserimento nel roster di Sanogo, che però difficilmente verrà impiegato. Non resta che aggrapparsi al talento di Spagnolo e al carattere degli altri italiani, sperando in un pomeriggio negativo di una Carpegna Pesaro, che ha almeno tre giocatori in grado di fare la differenza(Lamb, Larson e il veterano Delfino, decisivo nel match dell’andata). Insomma, una sfida ad alta tensione, come quella andata in scena il 2 aprile 2017. A sei turni dalla fine, quello scontro salvezza venne vinto dalla Vanoli, trascinata da Turner, ma quella gioia venne vanificata nei restanti match e al terminedella stagione ci fu la retrocessione dei biancoblu, poi cancellata dalla mancata iscrizione di Caserta. Allora, però, retrocedeva solo una squadra, mentre ora sono due i posti che portano in A2, quindi la lotta si fa sempre più dura e diventa determinante battere le dirette concorrenti alla salvezza. Purtroppo non è arrivata la nuova guardia tiratrice, che tanto servirebbe acoach Galbiati, che non può far altro che sperare in un rapido inserimento del lettone Verners Kohs. «Pesaro ha collezionato tante vittorie con Luca Banchi - ha affermato ieri Galbiati - su tutti quella con Milano. Noi dovremo fare la miglior partita possibile, con tanta voglia di vincere. Harris e Agbamu non si sono allenati e non so se sono recuperabili, mentre tutti gli altri stanno abbastanza bene. Partita decisiva? È molto importante, ma vale sempre solo due punti».
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