«Non riusciamo a tenere i cantieri aperti»

CARO PREZZI • L’allarme dell’Ance dopo il dietrofront del governo sulla sospensione degli appalti

 

«Inconcepibile il dietrofront del Governo», dichiara il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, di fronte alla decisione inaspettata di eliminare dall’ultimo decreto energia la norma che dava alle imprese la possibilità di prorogare o sospendere i lavori per i rincari insostenibili delle materie prime.
«Quella norma, che peraltro concedeva solo una tregua senza individuare una soluzione duratura, era l’unico strumento a disposizione delle imprese per non abbandonare del tutto i cantieri, vista l’impossibilità di proseguire i lavori con i costi attuali e la scarsità di materiali».
«Mi chiedo come si possa pensare ora di portare a termine le opere in corso e come si potranno iniziare i nuovi lavori già previsti: così si sta buttando a mare il Pnrr, senza nemmeno provare a salvarlo», aggiunge Buia.
La questione riguarda una marcia indietro del governo, piuttosto clamorosa, sugli appalti. Proprio al momento della pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’articolo 23 del decreto legge taglia-prezzi, è saltata la norma che avrebbe consentito ai responsabili unici del procedimento (Rup) la sospensione dei cantieri in corso per i forti rincari dei materiali concedendo all’impresa la causa di forza maggiore. La norma, che era presente nelle ultime bozze ed era stata anche annunciata da Palazzo Chigi nel comunicato sul Consiglio dei ministri, avrebbe permesso di spostare in avanti termini su scadenze e stati di avanzamento dell’opera, evitando di far ricadere ancora sulle imprese il costo dei rincari. A restare invariato è il primo comma, che permette di utilizzare in via di urgenza il 50% del fondo statale per le compensazioni ai rincari di materiali, riparando a norme che per il primo e il secondo semestre del 2021 non hanno funzionato o hanno richiesto troppo tempo per la messa in moto.
«Non si capisce perché gli altri Paesi in Europa hanno affrontato subito con tempestività ed efficacia questa emergenza prezzi, che già da mesi sta crescendo a livello internazionale, emanando norme che consentono erogazioni immediate e da noi sia impossibile», spiega il Presidente Ance.
«Le imprese stanno ancora aspettando di ricevere i fondi stanziati per il primo semestre 2021, quando i costi delle materie prime erano la metà di quelli di adesso».
Secondo il Presidente dei costruttori occorre agire subito con la stessa efficacia con la quale si è intervenuti sul caro energia. «Ci vogliono risorse importanti che vanno stanziate subito e tempi più lunghi per la realizzazione delle opere, altrimenti salta tutto. Non siamo noi che lo diciamo, è la realtà delle cose».

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