La Vanoli vuole credere ancora nell’impresa

BASKET SERIE A • Malgrado la sconfitta, i biancoblu hanno dimostrato a Bologna di essere vivi, anche se devono fare i conti con pesanti assenze. Ma domani ci proveranno


FABIO VARESI
La sconfitta di Bologna suscita più rammarico che rassegnazione. Sì, perché la matematica non condanna ancora la Vanoli alla retrocessione, ma la prova d’orgoglio sfoderata con la Fortitudo, malgrado l’assenza di due pedine fondamentali come Pecchia e Poeta, porta inevitabilmente a domandarsi come mai alcuni giocatori non abbiamo giocato così bene nella prima parte di stagione, in primis il centro McNeace, che sembra la bella copia di quello criticato più volte nei mesi scorsi. Peccato, perché la prestazione del PalaDozza avrebbe meritato la vittoria, indispensabile per aumentare le chances di salvezza, che al momento sono davvero poche. Ai ragazzi di Galbiati non resta che aggrapparsi al match di domani sera al PalaRadi contro la Bertram Tortona, per lunghi tratti rivelazione della stagione, con tanto di finale di Coppa Italia raggiunta, ma in netta flessione nelle ultime settimane. Solo una vittoria può tenere in corsa i biancoblu, nella speranza che Treviso (affidata al nuovo coach Marcelo Nicola) perda a Varese, per arrivare a meno due dalla quota salvezza. Poi ci sarà mercoledì il recupero di Milano, proibitivo, ma comunque da giocare per tenere alta la tensione in questo durissimo finale di stagione.

«Tortona è una bella realtà di questa stagione - ha affermato ieri coach Galbiati, presentando la partita - hanno aggiunto il play islandese Elvar Fridriksson e quindi saranno ancora più pericolosi. Noi siamo gli stessi di Bologna, a meno di un miracoloso recupero di Poeta (comunque possibile), ovvero sette più i ragazzini e dovremo quindi battagliare dal primo all’ultimo minuto, perché dobbiamo assolutamente vincere. Tre ragioni per credere ancora nella salvezza? Perché ne abbiamo vissute troppe di cosestorte in questa stagione, per l’impegno che ci mettono tutti quanti e perché la serie A, averla o non averla, fa un’enorme differenza». Come dargli torto...

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