Lungo il Po, in bici sulla motonave

TURISMO • Firmato il protocollo d’intesa del progetto Robin: anche Casalmaggiore tra i 13 comuni


VANNI RAINERI
In prima fila i sindaci in tenuta solenne con fascia tricolore, poi i vertici dell’Autorità di Bacino e di Aipo e i rappresentanti di alcuni dei tanti stakeholders di un progetto molto ambizioso che intende favorire lo sviluppo turistico del Medio Po. L’incontro di presentazione del progetto Robin (Rete Operativa di Bacino Interregionale) si è tenuto mercoledì mattina presso Palazzo Ducale a Guastalla, dopo la firma del protocollo di intesa da parte di 13 Comuni delle province di Cremona (Casalmaggiore), Mantova (Sabbioneta, Viadana, Dosolo e Pomponesco), Reggio Emilia (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara) e Parma (Sorbolo Mezzani, Sissa Trecasali e Polesine Zibello).

Il primo passo dell’accordo prevede l’acquisto di una motonave per favorire l’approccio intermodale destinato soprattutto ai visitatori in bicicletta di questa area del bacino del Po, sfruttando le piste ciclabili e stazioni ferroviarie già esistenti. Obiettivo far conoscere non solo il territorio della riserva Mab Po Grande patrimonio Unesco ma anche le ricchezze culturali e architettoniche facilmente raggiungibili sulle due ruote. Non a caso tra il pubblico erano presenti operatori turistici e rappresentanti della Fiab, dei Castelli del Ducato e anche del Gal Terre del Po, nella persona del direttore Fabio Araldi. Emblematica anche la presenza di amministratori di territori più lontani (Rovigo, Pavia) intenzionati a imitare l’esempio.

L’obiettivo è quello di superare finalmente le barriere non solo amministrative ma anche culturali tra le diverse province e regioni e tra le due sponde, dal punto di vista fisico grazie anche all’utilizzo della motonave.

A introdurre l’iniziativa la sindaca di Guastalla Camilla Verona: «Questo è un progetto importantissimo per collegare i nostri comuni e consentire al turista di vivere il fiume nel modo migliore. Abbiamo lavorato anni sugli argini, le ciclabili e i collegamenti via terra, ora promuoviamo la navigazione che consente al visitatore di vivere il fiume dall’interno: ognuno dei nostri comuni ha valori rilevanti e il turista potrà assaporarli tutti. Questa è un’azione concreta che vede i comuni al fianco di Aipo e Autorità di Bacino. Voglio ricordare che a fine ‘800 la Riviera Romagnola non aveva turismo, e la nostra iniziativa odierna è simile a quella che fecero allora i romagnoli. I risultati importanti non sono vicini, ma sono certa che tutti noi potremo godere di questo progetto».

Per l’Autorità di Bacino ha preso la parola Ludovica Ramella: «Ricordo i nostri incontri per il riconoscimento Unesco. Oggi siamo qui per un nuovo passo, con un progetto di rete e di collegamento fisico tra mobilità alternative tra province e regioni diverse. Ci potranno essere sinergie tra riconoscimenti Unesco, come dimostra la partecipazione di Sabbioneta. Oltre ai 13 sindaci firmatari qui presenti ci sarà spazio per gli altri amministratori che vorranno partecipare a questo protocollo d’intesa, e anche per altri più lontani, perché questo progetto può essere esportato in tutto l’asse del Po».

«Un progetto esaltante - l’ha definito il direttore di Aipo Luigi Mille, che ha ricordato l’assunzione da parte di Aipo della competenza delle ciclabili e i fondi cui si è potuto attingere grazie al progetto VenTo.

Il sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali ha ripreso l’esempio della collega di Guastalla: «Se vogliamo essere una nuova Romagna, noi siamo una sorta di San Marino. Siamo felici di poter contribuire allo sviluppo del territorio creando un ulteriore collegamento. La strada tracciata è quella di vivere il territorio e noi siamo felici di esserci».

A seguire, l’intervento del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni: «Quello di oggi non è un punto di partenza, ma di continuità con quanto fatto fino ad oggi. Casalmaggiore tiene molto a questo accordo. Anche con Cremona ci confrontiamo spesso, ma le due città sono lontane, mentre qui ragioniamo con comuni limitrofi coi quali lavoriamo da anni. Noi di Casalmaggiore ci saremo sempre, con la massima disponibilità per valutare progetti futuri. D’altra parte Casalmaggiore vive di Po, con gli Amici del Po che hanno una loro imbarcazione e i campioni olimpici che vantiamo nel canottaggio».

Presente anche una rappresentanza del Comune di Cremona. Ad intervenire Assunta Sellitto, del Settore Area Vasta: «Solo un mese fa Cremona ha firmato il contratto di fiume, e ritengo questo progetto un ulteriore fondamentale tassello per valorizzare il Po e le economie che ospita. Tra l’altro nella nostra città è in fase di realizzazione il nuovo attracco», riferendosi all’opera sul Lungo Po Europa che presto sarà pronta.

A chiudere l’incontro pubblico il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli: «Ringrazio chi nell’Autorità di Bacino ha lavorato tanto. La partenza di oggi è un obiettivo raggiunto dopo anni di impegno finalizzato a creare lungo il fiume un progetto pilota che, sono certo, verrà replicato altrove lungo tutto il fiume Po. Ora devono decollare le attività collegate, come la ricettività, il noleggio bici eccetera, ma pensate che ancora oggi si fatica a trovare barcaioli. La sfida è quella di trasformare un territorio che ha dato problemi in una grande opportunità: gli argini erano una forma di protezione, e oggi sono sinonimo di mobilità lenta e socializzazione».

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