Pagamenti elettronici, multe al via Ma l’Italia è affezionata al contante

FISCO • Dal 30 giugno doppia sanzione per chi non permette di usare il Pos, ma siamo terzultimi in Europa per transazioni

ENRICO GALLETTI
Ma l’Italia è pronta a questa svolta? Giusto ieri mattina, a partire dalle 11.45, migliaia di titolari di carte di Intesa Sanpaolo, UniCredit, Poste Italiane e Bnl Bnp Paribas hanno denunciato malfunzionamenti con i pagamenti elettronici tramite Pos. Un malfunzionamento che, secondo fonti Nexi, sarebbe durato circa 30 minuti, durante i quali però è stato impossibile eseguire transazioni. Il disservizio è stato causato da un problema della piattaforma Nexi, che si occupa delle transazioni digitali per i pagamenti. Fatto sta che in molte città italiane si sono registrate code di persone davanti alle banche, clienti che non riuscivano a pagare il conto e negozi costretti a preparare cartelli che annunciavano i malfunzionamenti dei circuiti bancomat e carte.

A tutto questo va sommato il fatto che l’Italia è, per tradizione, un paese molto affezionato ai contanti. E se è vero che aumentano gli italiani che usano sistemi di pagamento digitali, l’Italia è precipitata in fondo alla classifica dei paesi europei per numero di transazioni cashless pro capite, inserendosi in una tendenza opposta rispetto alla media europea. L’Italia è terzultima in Europa per numero di transazioni pro capite (a fare peggio, solo Romania e Bulgaria) ed è 29esima al mondo per incidenza del contante sull’economia, posizionandosi al 24esimo posto su 27 paesi Ue nel Cashless Society Index. A rilevarlo è il settimo rapporto della Community Cashless Society 2022, presentato a Cernobbio da The European House - Ambrosetti, che elaborando i dati della Banca centrale europea restituisce la fotografia dell’andamento dei pagamenti elettronici nel nostro paese. «In Italia ci posizioniamo tra le 30 peggiori economie al mondo per cash intensity con un valore del contante in circolazione sul PIL pari al 15,4 per cento», ha spiegato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House - Ambrosetti, presentando i dati. Ecco perché la transizione verso un futuro senza cash - che passa anche attraverso le sanzioni in vigore da giugno - è più che mai necessaria. Blackout vari permettendo.

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