Pedalare tra gli alberi nell’Oglio Po

AMBIENTE • In attesa della presentazione a Milano, fa discutere il progetto della ciclopedonale sospesa


VANNI RAINERI
Si chiama Tree Path (dall’inglese “sentiero degli alberi”), e sta facendo discutere gli abitanti dell’Oglio Po. Si tratta di un progetto che il Gal Terre del Po ha commissionato alla Carlo Ratti Associati, e già dal conferimento dell’incarico è stato facile capire che si sarebbe trattato di qualcosa di altamente innovativo, data la fama dello studio internazionale.

Pian piano poi è emerso il contenuto del progetto: niente di meno che un percorso ciclo-pedonale di collegamento tra Casalmaggiore e Sabbioneta sospeso tra gli alberi, fino a 6 metri di altezza.

Il comprensibile sbigottimento iniziale ha lasciato spazio in fretta alla discussione social, e qui possiamo dire che i giudizi negativi hanno avuto la meglio su quelli positivi. Che sia la solita tendenza casalasca a vedere il bicchiere mezzo vuoto, a concentrarsi sulle cose negative storcendo il naso di fronte alle novità? O piuttosto si tratta di una sana consapevolezza che un’opera del genere attirerebbe attenzioni ma poi si rivelerebbe inutile se non dannosa, assorbendo risorse finanziarie che sarebbe il caso di impiegare altrimenti?

La maggioranza dei commenti vira sulla seconda posizione: sia gli esponenti più noti dei movimenti ambientalisti che tanti portatori di interesse sostengono che ci sono tanti modi più efficaci per spendere soldi che non realizzare una “cattedrale nel deserto”, tra l’altro con fondamenta così instabili. I pochi favorevoli sottolineano l’incapacità dei cittadini di guardare lontano non comprendendo le potenzialità di un’operazione che a qualcuno ricorda l’installazione “The floating Piers” realizzata nel 2016 da Christo sul Lago d’Iseo, una passerella gialla che creò infinite polemiche ma che poi catalizzò l’attenzione del mondo su quell’area rilanciandone immagine e turismo. Certo l’immagine di una passerella aerea tra gli alberi che sorvola la rotonda di Quattrocase che pare colpita da missili militari rende l’idea della necessità di impiegare le risorse prima per risolvere le forti criticità. E da più parti si ricorda come il territorio non sia ancora abbastanza coperto dalla presenza di piste ciclabili tradizionali.

Diamo però un’occhiata al progetto. The Tree Path vuole essere un percorso sopraelevato per pedoni e ciclisti supportato da oltre mille alberi, che fungono da pilastri su due file parallele. Il percorso intende valorizzare la campagna padana collegando uno dei Borghi più belli d’Italia, Sabbioneta che è anche Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, alla VenTo a Casalmaggiore, città che dista pochi km e ritenuta degna di essere valorizzata. I progettisti sottolineano i contenuti sostenibili e smart: le persone possono camminare o andare in bicicletta su una piattaforma rialzata tra le cime degli alberi, che saranno probabilmente pioppi, mentre i sensori integrati nel verde tracciano le condizioni ambientali in tempo reale. Il progetto vede la stretta collaborazione con Ola (Office for Living Architecture), uno dei massimi esperti mondiali di una tecnica nota come Baubotanik (“costruzione botanica” in tedesco) - grazie alla quale gli alberi possono diventare elementi architettonici in continua evoluzione. A chi critica il fatto che la piattaforma rialzata poggi su vegetazione destinata a trasformarsi, la risposta è che le piante crescerebbero attorno a un corrimano in acciaio inossidabile, costruendo e trasformando la struttura del percorso nel corso di diversi anni. I sensori digitali incorporati potranno misurare molteplici fattori nell’atmosfera, dall’inquinamento atmosferico allo stato di salute e crescita dei singoli alberi. I sensori aiuteranno anche a garantire che tutti gli organismi viventi lungo il percorso possano rispondere alle mutevoli condizioni ambientali o ai carichi strutturali, realizzando una visione di “Internet degli alberi”. Quanto all’altezza della piattaforma, dipenderà dalla fase di crescita degli alberi.

Si farà? Non si farà? Sta di fatto che la gente ne discute ovunque, e questo è il primo risultato ottenuto dal Gal Terre del Po presieduto da Francesco Meneghetti, che con la sua fabbricadigitale ha dimostrato ampiamente di saper anticipare il futuro. Il progetto verrà presentato in un evento pubblico, alla presenza di Carlo Ratti (architetto, urbanista, teorico dell’architettura e accademico), presso la sede della Regione Lombardia a Milano nel mese di maggio.

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