A Budapest la prima maglia rosa la indossa Van der Poel

CICLISMO • Ieri è iniziato il 105º Giro d’Italia con il giovane cremonese Luca Rastelli


FORTUNATO CHIODO
Dopo il rinvio nel 2020 a causa della pandemia, l’Ungheria ha potuto finalmente accogliere il Giro d’Italia numero 105. Per i magiari è un volano fantastico non solo per promuovere il ciclismo, ma anche per mostrare le bellezze del territorio. La prima tappa, la Budapest-Visegrad di 195 km, ha visto l’incredibile fuga praticamente dal via dei due giovani Mattia Bais e Filippo Tagliani della Drone Hopper-Androni Giocattoli, raggiunti a 8 km dal traguardo e nella volata finale l’olandese Mathieu Van der Poel (nuova maglia rosa) ha battuto l’eritreo Girmay. La miglior gioventù azzurra del Giro è composta da volti nuovi del Giro, come Luca Rastelli (nella foto), 22 anni cremonese della Bardiani-Csf Faizanè, che non ha in agenda una tappa in particolare: «Per me saranno tre settimane di scoperta continua, ma sono curioso di correre la Salò-Aprica (16ª tappa il 24 maggio)». Il giorno dopo ci sarà la Ponte di Legno-Lavarone, con il Tonale, la lunga discesa attraverso la Val di Non, che porta verso la Val di Cembra e nel finale le due salite delVetriolo e di Monterovere, conosciute anche come Menador che fa paura. L’unica frazione della Lombardia, con i suoi 5.250 metri di dislivello, si annunciacome uno dei tapponi decisivi per la conquista della maglia rosa: 60 km con il Goletto di Cadino, poi il Mortirolo dal versante di Monno, 12,6 km a 7,6% di pendenza media, l’ascesa successiva, il Teglio, più corta con tratti al 16%, il bivio per Santa Cristina, che non facciamo dal 1999 e poi l’arrivo classico all’Aprica con i suoi 1.600 metri finali in leggera ascesa.

Curiosità • Il Processo alla tappa, storico appuntamento della corsa rosa sulla Rai, è rivoluzionato con la presenza sul palco accanto al conduttore di ben 6 cicliste, fiore all'occhiello dell'eccellenza italiana: Elisa Balsamo (campionessa del mondo in carica) Elisa Longo Borghini (vincitrice della Roubaix), Marta Bastianelli e Tatiana Guderzo (entrambe ex iridate), Letizia Paternoster e la nostra Marta Cavalli (reginetta dell’Amstel Gold race e della Freccia Vallone).

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