Marta Cavalli è pronta alla sfida rosa

CICLISMO • La regina delle classiche del Nord, dopo il 9º posto conquistato nel 2021, vuole essere protagonista anche nelle corse a tappe. A luglio sarà al via anche al Tour de France


FORTUNATO CHIODO
Cresce l’attesa per il Giro d’Italia femminile, che partirà giovedì 30 giugno da Cagliari e si concluderà a Padova il 10 luglio. Dieci frazioni e poco più di mille chilometri in tutto per la carovana rosa, che lascerà la Sardegna per trasferirsi nel Continente (in un tracciato equilibrato, vista la vicinanza con il Tour de France), attraversando poi Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Quest’anno la competizione rientra nel calendario Uci Women’s World Tour e saranno 144 le atle-te al via, in rappresentanza delle migliori 24 squadre al mondo, provenienti oltre che dall’Italia, da Australia, Colombia, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Norvegia, Olanda, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Si parte con una crono individuale di 4,7 km da Cagliari, per poi proseguire lungo la costa orientale dell’Isola, prima con una tappa ondulata di 117,3 km da Villasimius a Tortolì il 1º luglio, per concludere con una tappa riservata alle velociste (112,7 km da Cala Gonone a Olbia il 2 luglio). Dopo un giorno di pausa per il trasferimento nel Continente, la corsa riprende il 4 luglio in Emilia Romagna, con una tappa di 120,9 km con partenza e arrivo a Cesena e poi proseguire il 5 luglio con la frazione Carpi-Reggio Emilia, per velociste, di 123,4 km. Il Giro procede poi il passaggio in Lombardia: la prima tappa ondulata di 114,7 km con partenza dalla sponda del Lago d’Iseo nel Comune di Sarnico, passando per Bergamo Alta e arrivando in centro città (6 luglio). La seconda mette, invece, alla prova la resistenza delle cicliste sui 113,2 km che collegano Prevalle al Passo Maniva, a oltre 1.600 metri di quota. Le successive due sfide si disputeranno in provincia di Trento: la prima sui 92,2 km della Rovereto-Aldeno (8 luglio), la seconda da San Michele all’Adige a San Lorenzo Dorsino, di 112,8 km. La nona tappa, che è anche la frazione regina del Giro, sale sul Passo Durone e sul Passo Daone (Cima Coppi a 1.291 metri il 9 luglio). Gran finale in Veneto con partenza da Abano Terme e arrivo a Padova, dopo 90,8 km a tutta velocità (10 luglio). Lo scorso anno Marta Cavalli (Fdj Nouvelle-Aquitaine Futuroscope/Fiamme Oro) non ha tradito le attese ed ha chiuso il Giro al 9° posto nella classifica generale, migliore tra le italiane. A 24 anni, la cremonese di Formigara (nella foto) è reduce da un inizio di stagione da favola, con la doppietta Amstel Gold Race-Freccia Vallone che l’ha portata in un’altra dimensione. «Sono pronta a tornare, dopo gli allenamenti in altura. Correrò i Campionati Italiani a cronometro il 21 giugno a San Giovanni al Natisone e in linea su strada il 26 giugno a Mordano, poi correrò il Giro d’Italia e il Tour de France (24-31 luglio). Non so ancora in che modo affronterò il Tour, perché dipende dalla condizione a fine Giro. Penso di essere più portata per le corse a tappe, anche se nelle classiche ho raggiunto il top, però vedremo quest’anno come andrà. Per quando riguarda i Mondiali in Australia e gli Europei a Monaco di Baviera, non so ancora niente». Per concludere: «Essere invitata al Processo alla tappa del Giro d’Italia della Rai, per la tappa regina sulla Marmolada, è stata un’esperienza che porterò nel cuore per sempre».

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