Marta & Fede, due imprese da favola

CICLISMO • Marta Cavalli prosegue un 2022 da favola imponendosi nella durissima e prestigiosa Mont Ventoux Challange, mentre Federica Venturelli ha vinto tre ori agli italiani Juniores a Noto


FORTUNATO CHIODO
Marta e Federica, sempre loro. Il presente e il futuro delle due ruote. Partiamo da Marta Cavalli, che in questo 2022 superlativo, ha vinto anche la prima edizione del Mont Ventoux Challange, corsa con partenza da Vaison-la-Romaine e con un dislivello complessivo di 2.763 metri, salendo il Col de la Madeleine e il Col de la Gabelle, per poi andare a scalare il mitico Mont Ventoux, una delle salite iconiche del Tour de France (22,3 km al 5% di pendenza media, ma gli ultimi 6 km al 7,8% e con l’insidia del vento). L’azzurra ha aspettato il momento giusto e quando sente nell’aria il profumo della vittoria, nessuna la trattiene e va via. Ecco il segnale di una campionessa, dal quale emerge subito la classe. Basta un gesto, un colpo d’occhio, un attimo. La sua natura di atleta vincente ancora una volta si è mostrata con grande chiarezza e a meno di due chilometri dall’arrivo, sul Gigante della Provenza ha preso il largo ed è giunta in solitaria (nella foto), precedendo di 41” la tedesca Clara Koppenburg (Cofidis Women Team) e di 55” la compagna di squadra francese Evita Muzic. Prestazione semplicemente fantastica della 24enne cremonese, che arricchisce il proprio palmares in una stagione già stellare e impreziosita dalle vittorie alla Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone. L’azzurra di Formigara, portacolori della Fdj Nouvelle-Aquitaine Futuroscope, è giunta anche quinta nella Parigi- Roubaix ed ora è arrivata al quinto successo in carriera, dimostrando tutto il suo talento. Ora è attesa dal Giro d’Italia, che scatterà il prossimo 30 giugno e in cui proverà a essere protagonista nelle frazioni che si addicono maggiormente alle sue caratteristiche (il sesto posto della passata stagione sembra essere un trampolino di lancio). «Il Ventoux ti opprime - ha rivelato Marta - ma l’ho domato con la testa, quasi come la prima donna sulla luna. È qualcosa di fantastico, unico. Alla partenza ero emozionata, provavo timore e rispetto per questa montagna tanto iconica. È stato uno sforzo fisico, ma soprattutto mentale. Vedi la cima, ma non la raggiungi mai, con vento e sole che non danno tregua». Ora ti aspetta l’accoppiata Giro e Tour. «Prima voglio affrontare al meglio la crono e la prova in linea dei campionati italiani del 22 e 26 giugno. Poi mi sposterò in Sardegna per rifinire la preparazione in vista della partenza del Giro».

Lo show continua con la giovane Federica Venturelli (Junior del Team Gauss Fiorin), nata a San Bassano il 12 gennaio 2005 e protagonista nel Gran Premio Consorzio Marmisti-Memorial Maurizio Bombieri, nella cronoscalata di Lugo di Grezzana, nel Veronese. A vincere è stata Eleonora Ciabocco, ma Federica è arrivata alle sue spalle dopo 1’20”. Un prologo dell’exploit compiuto dalla giovane cremonese in pista. Nel velodromo di Noto (Siracusa), la Venturelli ha conquistato ben quattro titoli italiani, in pratica tutti quelli a disposizione. Si è imposta nell’inseguimento a squadre con la Lombardia, dopo l’oro nell’inseguimento individuale, coprendo 2000 metri in 2’33”142 e battendo in finale l’orobica Francesca Pellegrini (Valcar Travel & Service). Non ancora sazia, Federica ha vinto anche il titolo tricolore nell’omnium (nella foto sul podio), non lasciando scampo alle avversarie nemmeno nella corsa a punti finale, chiudendo con 147 punti davanti alla piemontese Martina Sanfilippo (VO2 Team Pink) con 124. Il poker lo ha calato nella medison, imponendosi in coppia con Marta Pavesi, con 39 punti davanti alle piemontesi Martina Sanfilippo e Vittoria Grassi, ferme a 27.

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