Cremonese con il morale alto all’assalto del primo successo


CALCIO SERIE A • L’aver fermato la capolista Atalanta deve infondere fiducia alla squadra di Alvini, che domani pomeriggio allo Zini punta a centrare la prima vittoria contro l’imprevedibile Lazio di Sarri


MATTEO VOLPI
Un’altra battaglia, un’altra emozione. Dopo il pareggio di Bergamo (nella foto Us Cremonese), la Cremonese torna in campo domani pomeriggio allo Zini per ospitare la Lazio. Un sfida difficile, sulla carta proibitiva come tante altre che la truppa di Alvini ha già dovuto affrontare in questo difficile inizio di campionato, ma attenzione: in campo non va la classifica. In campo andranno la voglia, lo stato di forma e la preparazione di due formazioni che stanno vivendo situazioni completamente differenti. La Lazio è reduce dalla batosta contro il modesto Midtjylland in Europa League (5-1!) e sta vivendo giorni delicati. Ieri la squadra biancoceleste è arrivata a Piacenza, dove in questi giorni preparerà la gara e cercherà chiarimenti all’interno di uno spogliatoio in cui pare ci siano da debellare alcuni germi come citato nell’intervista post gara proprio dall’allenatore. Sintomi di una situazione complicata al suo interno, di cui la Cremonese potrebbe approfittarne, sfruttando la maggiore freschezza per giocarsela fino alla fine contro Immobile e compagni. I biancocelesti, dal canto loro, arriveranno a Cremona con la ferma intenzione di voltare subito pagina, provando a dimenticare in fretta il disastro europeo con una vittoria alla loro portata, sul campo di una neopromossa con solo due punti in classifica. I grigiorossi devono confermare i passi avanti in termini di personalità e concretezza fatti vedere sul campo dell’Atalanta (prima in classifica) per regalare un altro sorriso al pubblico dello Zini, dopo lo 0-0 con il Sassuolo. La cornice sarà quella delle grandi occasioni: entrambe le curve sono da giorni esaurite e i presenti superano già quota 11mila (parte dei distinti verranno adattati come il settore ospiti allargato). Ma Cremonese-Lazio riproporrà anche e soprattutto Sarri contro Alvini. Due toscanacci che si conoscono da circa vent’anni: uno lavorava in banca, l’altro vendeva scarpe. Domani si ritroveranno per la prima volta in serie A da avversari, dopo una lunga gavetta partita dalle panchine delle serie dilettantistiche (sono gli unici tecnici ad aver scalato tutte le categorie del calcio italiano). Mister Alvini ha sempre considerato Sarri come un esempio, al punto di dedicare al suo Napoli la tesi per diventare allenatore certificato Uefa Pro nel 2018. Da un lato avremo il calcio veloce, tecnico, spesso a due tocchi che nel Regno Unito chiamavano “Sarri-ball”, dall’altro il credo di Alvini fatto di praticità, senso di appartenenza e voglia di giocare sempre e comunque a viso aperto e con la voglia di soffrire. Chi avrà la meglio? Difficile azzardare un pronostico, ma la Cremo può puntare concretamente alla prima vittoria nella massima serie.

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