I ragazzi di Villa brillano in pista ai Mondiali



CICLISMO - L’atleta copertina è Martina Fidanza, iridata sia a livello individuale, sia con le compagne del quartetto, mentre gli azzurri di Ganna si sono fermati all’argento. Non bene la Vece nella velocità. Ora i 500 metri

FORTUNATO CHIODO
Dopo l’addio di Vincenzo Nibali, il corridore simbolo delle due ruote azzurre è Filippo Ganna. Reduce dal mostruoso record dell’ora stabilito sull’anello in pino siberiano di Grenchen in Svizzera (56,792), il pupillo del ct cremasco Marco Villa (diventato Top Ganna) ha cenato al McDonald’s, ha fatto una bella dormita e poi è partito per Parigi, sede dei Mondiali sulla pista del Vélodrome de Saint-Quentin-en-Yvelines, nei pressi della reggia di Versailles, che ospiterà nel 2024 le prove olimpiche. Lo scorso anno gli azzurri tornarono da Roubaix con 4 ori, 3 argenti e 3 bronzi e anche in questa edizione sono partiti subito bene, con Martina Fidanza oro nello scratch. La bergamasca si è imposta al termine dei 40 giri, dando così un calcio alla sfortuna, che l’ha colpita più volte negli ultimi tempi (Covid, ablazione cardiaca e frattura alle vertebre). Subito in evidenza anche i quartetti ad inseguimento: le ragazze (Elisa Balsamo, Chiara Consonni, la stessa Fidanza e Vittoria Guazzini) hanno fatto segnare il miglior tempo in qualifica (4’11”05), mentre i ragazzi (Francesco Lamon e Manlio Moro dell’Arvedi Cycling, Jonathan Milan e Filippo Ganna) sono giunti secondi con 0”151 di ritardo dalla Gran Bretagna. Ma poi contro la Francia hanno confermato la loro forza, staccando il pass per la finale proprio contro i britannici. A sorpresa, però, gli azzurri (con Simone Consonni al posto di Lamon) hanno dovuto alzare bandiera bianca, accontendandosi così della medaglia d’argento. Meglio hanno fatto le ragazze (nella foto), che hanno raggiunto la finale battendo l’Australia, con la Fidanza a riposo, sostituita da Martina Alzini. Poi nella sfida per l’oro, anche in questo caso con la Gran Bretagna e con la Fidanza di nuovo in sella, hanno strabiliato tutti, vincendo il titolo iridato. Poi Ganna è subito riscattato, vincendo l’inseguimento individuale in finale con l’altro azzurro Jonathan Milan, con tanto di record del mondo. «Queste medaglie sono frutto di un lungo lavoro. È solo l’inizio…», ha commentato il ct Villa, che ha aggiunto al medagliere anche l’argento di Rachele Barbieri nell’eliminazione. Non bene, invece, la cremasca Miriam Vece (Valcar-Travel & Service/Centro Sportivo Esercito): qualificata con il 24º tempo nella velocità (in 11”010), è stata subito eliminata nei sedicesimi di finale dalla neozelandese Ellesse Andrews. Oggi proverà a riscattarsi nella sua specialità, i 500 metri, nella quale vanta un bronzo iridato poi si cimenterà anche nel keirin. Positivo, infine, l’11º posto di Mattia Pinazzi (Arvedi Cycling) nello scratch. Ma l’Italia ha ancora molte carte da giocare negli ultimi due giorni iridati.

Commenti