BASKET - I brianzoli sono appaiati in vetta alla classifica ai biancoblu, con i quali condividono pronostici e ambizioni di promozione. Un match che si annuncia dall’esito incerto
FABIO VARESI
Quando si vince con ampi margini di miglioramento, significa che la strada intrapresa è quella giusta. La Vanoli, dopo le sofferenze con Piacenza all’esordio, è passata non senza fatica anche ad Agrigento, su un campo che sarà comunque ostico per tanti. Con Lacey mai a bersaglio e sotto di 7 punti dopo 10 minuti di gioco, la squadra di Cavina ha mostrato la sua forza, soprattutto mentale e grazie a un monumentale Cannon (21 punti, 7 dei quali nell’ultimo quarto) e alla ritrovata vena dei due play Denegri e Caroti, 32 punti in due, alla fine ha piegato la resistenza della Moncada Energy Agrigento. Al termine del match giocato in Sicilia, il coach biancoblu non ha nascosto la soddisfazione per altri due punti preziosi, che fanno morale e permettono alla squadra di allenarsi in serenità. Ora, però l’asticella si alza ulteriormente, perché domani pomeriggio arriva al PalaRadi l’Acqua S. Bernardo Cantù del grande ex Meo Sacchetti, anche lei a punteggio pieno. Un match che mette quindi in palio il primato solitario, che diventa già significativo, anche se siamo solo alla terza giornata di regular season. Le due squadre si sono già affrontate nella semifinale di Supercoppa e in quell’occasione la Vanoli vinse nettamente, ma da allora le cose sono sicuramente cambiate e domani Cantù arriverà determinata a vendere cara la pelle. Interessante sarà il duello sotto le plance tra Cannon e Hunt, senza dimenticare la sfida tra play, con l’estroso Rogic pronto a rendere la vita dura a Denegri e Caroti. Poi ci sono i vari Baldi Rossi, Pini, Severini e Nikolic a rendere molto competitivo il roster di Sacchetti. «Giocare contro una squadra di qualità ci aiuta, perché da parte nostra c’è tanta energia e non vediamo l’ora di affrontarla. Rispetto alla sfida in Supercoppa, entrambe le squadre sono cresciute», ha detto ieri coach Cavina.
Ferraroni Juvi a Milano per cavalcare l’onda positiva
La prima vittoria non si scorda mai. E averla ottenuta contro un avversario di valore come la Reale Mutua Torino, la rende ancora più preziosa. La Ferraroni JuVi Cremona ha così rotto il ghiaccio, al termine di un match combattuto e vinto 86-81 grazie alle super prestazioni dei due americani Blake e Allen (nella foto di Tiziano Zenzolo), che hanno realizzato rispettivamente 29 e 24 punti. Brayon Blake che ieri è stato presentato alla stampa da Bianchessi Auto (partner della JuVi), ha affermato: «Sono un giocatore di grande energia, che apprezza molto il gioco di squadre e che oltre ad attaccare, è pronto a difendere per il bene della squadra». Tornando all’ultimo match, la guardia-ala Ferdinando Nasello ha commentato: «Nei primi minuti Torino ha continuato a giocare un grande basket, poi però è successo qualcosa: è venuto fuori lo spirito della JuVi, che abbiamo quando indossiamo la maglia oroamaranto e che non si può spiegare. Nel terzo quarto, grazie al 5 su 5 da 3 punti, la temperatura del PalaRadi è salita e il pubblico si è fatto sentire. E così dal -17 ad inizio del secondo tempo, siamo andati sul +6 a 2 minuti dalla fine. Il resto lo conoscete tutti. Che dire, abbiamo vinto e sono felice». Con il morale alto, la JuVi torna in campo stasera alle 20.30 al Palalido contro l’Urania Milano, ancora a zero in classifica, ma da non sottovalutare.
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