La Cavalli promuove il Tour de France

CICLISMO • Alla presentazione del Tour femminile, organizzata al Palais des Congrès di Parigi, è stato invitato anche il talento di Formigara, che sfiderà la campionessa olandese van Vleuten. Otto tappe dal 23 al 30 luglio


FORTUNATO CHIODO
Si è alzato il velo sulla seconda edizione del Tour de France femminile. Cartina alla mano, non si esagera, dal 23 al 30 luglio 2023 ci sarà uno spartito vietato alle deboli di gambe. Partenza da Clermont-Ferrand con una cronometro individuale di 22 chilometri (dei 956 km totali). Tre regioni attraversate: Alvernia-Rodano-Alpi, Nouvelle-France, Aquitania e Occitania. E la penultima tappa, pirenaica, offre da scalare l’Aspin prima della conclusione ai 2.110 metri sulla leggenda Tourmalet. Aumenta la taglia delle squadre, da sei a sette atlete per team. Non era casuale che tra gli ospiti al vernissage di presentazione del Tour de France femminile 2023 ci fosse seduta al Palais des Congrès di Parigi l’azzurra Marta Cavalli (nella foto Delobel Photography), 24 anni di Formigara. Professionista dal 2017, corre con la francese Fdj-Suez-Futuroscope e per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro ed è reduce da una stagione straordinaria e tra i tanti successi, è stata la prima donna a domare il Mont Ventoux. Le ho chiesto un suo giudizio sull’edizione del prossimo anno: «è un bel Tour, 8 tappe impegnative e il Tourmalet che sarà decisivo. La crono alla fine è interessante». Non si farà di certo prendere dalla paura Marta sulle rampe del Col du Tourmalet, salirà certamente senza affanno, dando spettacolo. Avversaria numero uno sarà ancora una volta Annemiek van Vleuten, con ogni probabilità al suo ultimo anno da professionista e cercherà quindi di conquistare il suo secondo Tour de France. La corsa gialla delle donne ha deciso di camminare da sola e il 23 luglio non si aggrapperà al finale della corsa maschile come lo scorso anno: gli uomini arriveranno come sempre sugli Champs-Élysées a Parigi, mentre le donne inizieranno la loro marcia di otto giorni partendo all’ombra del mitico Puy de Dòme. La campionessa del mondo van Vleuten sarà ancora una volta la ciclista più anziana con i suoi 40 anni, ma questo di certo non la spaventa, ma dovrà vedersela oltre che con la Cavalli, anche con Elisa Longo Borghini. Le due azzurre potranno sicuramente dire la loro in montagna, anche se la cronometro dell’ultimo giorno potrebbe sconvolgere la classifica generale.

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