Tabu vuole riscattarsi dieci anni dopo

BASKET SERIE A2 - Nel gennaio del 2012 il giocatore belga scivolò nel finale del match e favorì la vittoria di Casale Monferrato, che domani al PalaRadi non vorrà essere la vittima sacrificale


FABIO VARESI
Aveva visto giusto coach Cavina, nell’essere fiducioso sulla ritrovata vena della sua squadra, in vista della delicata trasferta di Milano. Sono bastati cinque minuti alla Vanoli, infatti, per tramortire l’Urania e per gestire tranquillamente il resto del match, chiuso con 29 punti di vantaggio (nella foto Cannon). Una prova di forza che rassicura tutto l’ambiente, dopo le troppe partite vinte con il fiatone. Del resto, con un roster praticamente rinnovato, era necessario un po’ di tempo per creare la giusta alchimia di squadra. «La soddisfazione è aver reso facile una partita che per mille versi si poteva presentare difficile», ha rivelato Cavina, che si attende un’ulteriore crescita nel match casalingo di domani contro Casale Monferrato. Un avversario che riporta alla mente l’epica serie di semifinale dei playoff, vinta dai biancoblu nell’anno della promozione in serie A, ma anche l’ultimo precedente al PalaRadi, che non è certo un bel ricordo. Era il 29 gennaio 2012, seconda giornata del girone di ritorno, con le due squadre in lotta per la salvezza nella massima serie. In campo c’era anche allora Jonathan Tabu, all’epoca 27enne, che sul +1 a pochi secondi dalle sirena e con la palla in mano, scivolava mentre era in palleggio, lasciando via libera ai piemontesi, vittoriosi 74-73. Alla fine la Vanoli è riuscita comunque a salvarsi, mentre Casale Monferrato è tornata in A2 da dove non si è più schiodata, anche se quella attuale è una società diversa dalla Junior Libertas. La Novipiù di coach Andrea Valentini e dell’ex Matteo Formenti (40 anni) è reduce dalla sconfitta casalinga contro Cantù e proverà a rifarsi con l’altra favorita del girone, con la consapevolezza che per vincere servirà un’impresa. «Casale Monferrato è un bel progetto, con giovani molto interessanti ed esperti sempre validi e quindi affrontarla mi stimola molto», ha affermato ieri Cavina.

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