CICLISMO - Una nuova dimostrazione di forza della ragazza di San Bassano, che ha lottato con le migliori Juniores e si è giocata la medaglia di bronzo allo sprint con la francese Celia Gery, persa soltanto al fotofinish
FORTUNATO CHIODO
Italia senza medaglie ai Campionati del mondo di ciclocross a Hoogerheide (Olanda). Ma merita un plauso il podio sfiorato da Federica Venturelli. La giovane cremonese della Selle Italia Guerciotti Elite è arrivata quarta con lo stesso tempo del bronzo, nella prova vinta dalla canadese Isabel Holmgren, sulla gemella Ava e sulla francese Celia Gery, che al fotofinish ha superato l’azzurra, autrice di una grande prestazione su un percorso che non permetteva di fare molta selezione e sotto la pioggia. Decima la valtellinese Valentina Corvi. La 18enne di San Bassano, partita in seconda fila, ha recuperato posizioni fino a portarsi in testa alla corsa e non è stata lì a guardare, ma ha tenuto fede alle aspettative, correndo da protagonista contro lo strapotere delle canadesi. Davanti sono rimaste in sette, compresa la Corvi (Trix Factory), partita fortissima, ma poi staccatasi. La favorita olandese Lauren Molegraaf è stata messa fuori causa da una foratura nella terza tornata, permettendo alle gemelle canadesi di allungare. Alle loro spalle la francese Gery e la tenace Venturelli, che non ha mai mollato la ruota della transalpina, giocandosi così allo sprint il bronzo, che ha premiato la Gery al fotofinish. «Sono contenta per il quarto posto - ha affermato Federica - perché con la stagione travagliata che ho avuto, non avrei mai sperato di fare meglio. Non posso però non essere dispiaciuta per la nostra Nazionale: un podio sarebbe stato il giusto ringraziamento per tutti gli sforzi che hanno fatto per me e tutto il supporto ricevuto. Penso di aver corso al meglio delle mie possibilità. Tatticamente sono abbastanza soddisfatta, sono riuscita a mantenere un ritmo e un livello molto alti. Mi è però mancata solo un po’ di brillantezza nella volata». Sulle tribune era presente anche la cremasca Barbara Mussa, responsabile lombarda del fuoristrada, che ha detto: «Fede è stata super».
Il primo titolo è stato vinto dall’Olanda nel team relay (staffetta mista). Il sestetto azzurro ha visto al via anche la Venturelli (Junior), insieme a Fillipo Fontana (Elite), Tommaso Cafueri (Junior), Silvia Persico (Elite), Asia Zontone e Davide Toneatti (Under 23). A differenza dell’anno scorso a Fayetteville (Usa), che ci vide trionfare, nell’ultima frazione il friulano Toneatti non ha potuto fare altro che difendere la quinta posizione. La Venturelli, comunque, con il suo 7’32” è risultata la seconda migliore Under 19 delle undici in gara, seconda solo alla favorita Laurean Molegraaf (Olanda). L’attesissima sfida iridata donne Elite, tra le olandesi Vam Empel e Pieterse, si è risolta a favore della prima, regina del fango. Tra gli uomini, invece, c’è stato il duello fra fenomeni, con l’idolo di casa Mathieu van der Poel che ha battuto allo sprint il belga Wout Van Aert, portando a cinque la sua collezione di titoli iridati.
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