BASKET SERIE A2 - La stessa azione che ha battuto Cento (tripla allo scadere) era già riuscita a Trevor Lacey all’esordio in campionato con Piacenza. Domani arriva Forlì
FABIO VARESI
Corsi e ricorsi di vichiana memoria, che confermano un concetto: la Vanoli con Trevor Lacey in campo è un’altra cosa. Del resto, lo ha sempre detto anche coach Cavina, che quando ha potuto schierare la guardia americana, non ha praticamente mai perso. Era il 2 ottobre, giorno dell’esordio in campionato contro Piacenza, rivelatosi più arduo del previsto. E in quella occasione i tifosi della Vanoli hanno scoperto le qualità tecniche e caratteriali di Lacey, che con una giocata di classe allo scadere, ha piegato gli emiliani. La stessa giocata, ancora una volta sulla sirena, ha permesso ai biancoblu di battere una Tramec Cento mai doma e di incamerare la terza vittoria di fila nella fase a orologio. In un clima già da playoff, la Vanoli non ha mai perso la bussola, anche se ancora una volta ha sprecato un vantaggio di 10 punti, ma nei momenti decisivi ha dimostrato di saper ribaltare la situazione, anche la più complicata, grazie soprattutto al proprio americano. Oltretutto, la Vanoli si è imposta in terra ferrarese malgrado l’assenza dell’influenzato Pecchia, a conferma della profondità del roster, che può far fronte anche alle defezioni. Altro elemento positivo è la crescita di Pacher, un lungo che sa fare canestro nel tiro dalla lunga distanza e che con il passare del tempo non fa rimpiangere l’infortunato Cannon. Insomma, la marcia di avvicinamento della squadra ai playoff continua nel migliore dei modi e domani al PalaRadi è in programma un nuovo match dall’alto coefficiente di difficoltà contro la Unieuro Forlì, già battuta in Romagna. è l’occasione per agganciare la squadra di Antimo Marino, che contro Cantù ha confermato di essere una squadra tosta, anche se un po’ carente sotto le plance, dove Eboua e Pacher potrebbero fare la voce grossa. «Incontriamo Forlì, che sta confermando quanto di buono ha fatto in regular season e che ritrova Cinciarini. Spero di rivedere domenica la difesa che ci ha contraddistinto nella stagione, in un test importante. La squadra è al completo, con il recupero di Pecchia. Le difficoltà di queste partite ci hanno aiutato a individuare le nostre lacune, ma continuo a ritenere questa fase non fondamentale. Lo è, invece, la qualità in campo, inoltre dobbiamo essere più bravi a gestire i vantaggi e il controllo delle palle perse», ha affermato ieri Cavina. Intanto, cresce l’attesa per la Stradivari Cup, torneo internazionale giovanile che da domani vedrà 16 squadre sfidarsi nel Padiglione 1 di Fiera di Cremona.
La Ferraroni JuVi non ha alternative contro San Severo
Ritrovare subito la via del successo è la missione della Ferraroni JuVi, perché i bonus sono quasi finiti e il treno della salvezza non aspetta. La squadra di Moretti è tornata sconfitta dalla delicatissima trasferta di Mantova (nella foto), pesantemente compromessa dalla botta che ha tolto di mezzo Allen e ridotto drasticamente il potenziale offensivo degli oroamaranto nella seconda parte del match. Senza la propria stella, la JuVi ha fatto registrare percentuali molto basse, ma resta il rimpianto di non aver potuto schierare l’americano nel momento decisivo della sfida. La JuVi è però apparsa nervosa, complice l’importanza della posta in palio. Coach Moretti non vuole fare drammi per il ko e ha le sue ragioni (è un allenatore esperto e sa gestire il suo gruppo), ma in classifica i cremonesi sono pericolosamente vicini alle ultime due posizioni, che significano retrocessione diretta. Non si può negare l’evidenza. Bisogna sbloccarsi subito, perché le partite rimaste non sono poi molte. Il prossimo appuntamento è stasera alle 19 al PalaRadi contro l’Allianz Pazienza San Severo, compagine che precede di due punti in classifica la JuVi e che dopo un ottimo precampionato (è stata finalista di Supercoppa contro la Vanoli), ha avuto un netto calo ed è finita nel girone salvezza. Si tratta di un match fondamentale e per questo motivo servirà l’apporto del sempre caldo pubblico di casa, ma anche una prova all’altezza sul piano tecnico di tutta la squadra, nessuno escluso, perché le conseguenze di una eventuale sconfitta in classifica sarebbero catastrofiche e forse irreparabili. La parola quindi è una sola: vincere.
Alexandro Everet
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