Cremo a Udine, è dura ma si può fare

CALCIO SERIE A - I successi con Sampdoria ed Empoli hanno riacceso l’entusiasmo e con 7 punti da recuperare, la squadra ci crede. Ma domani in Friuli è necessaria la vittoria


MATTEO VOLPI
A Udine e Firenze per continuare a sperare. Dopo le due vittorie consecutive contro Sampdoria ed Empoli, per la Cremonese si apre un’altra settimana che potrebbe rivelarsi cruciale per scrivere il finale di stagione. Vietato fare calcoli, servirà soprattutto il cuore. Si comincia domani dalla Dacia Arena, dove l’Udinese di Sottil ha sin qui perso solo due gare casalinghe da inizio stagione. Un risultato importante, visto che meglio ha fatto solo la Juventus di Allegri (un solo ko casalinga), che nelle ultime ore peraltro si è ritrovata i quindici punti che le avevano tolto, scongiurando (per ora) penalizzazioni legate alle vicende amministrative. Chi vorrà restare in serie A, quindi, dovrà dimostrarlo sul campo, se ancora la matematica non lo condanna. Per i grigiorossi la strada rimane in salita, ma quanto visto contro l’Empoli lascia ben sperare, nonostante le distanze in classifica (7 punti) dalla zona salvezza. Il modulo con la difesa a quattro e il rombo di centrocampo sono serviti a rimanere più alti ed aggressivi, senza giocare necessariamente in trincea sin dall’inizio. Segnale importante che dimostra la duttilità tattica della compagine grigiorossa, che in questo finale di stagione dovrà anche osare per puntare all’impresa fino all’ultimo. Dopo le fatiche di Udine, giovedì prossimo andrà in scena il ritorno della semifinale di Coppa Italia al Franchi di Firenze per tentare una rimonta disperata. Il 2-0 dell’andata a favore dei viola (che in settimana hanno conquistato anche la semifinale di Conference League) rende l’impresa assai ardua, ma la Cremonese di Coppa ci ha abituati quest’anno ad andare contro ogni pronostico. Nella gestione degli effettivi, pertanto, mister Ballardini dovrà tenere in considerazione la disponibilità di tutti. Domani in Friuli, il tecnico grigiorosso dovrebbe riproporre il 4-3-1-2, con il probabile rientro di Bianchetti al fianco di Vasquez, lo spostamento di Pickel dietro le due punte Dessers e Tsadjout, con Okereke che scalpita in panchina, insieme a Ciofani con la maschera protettiva. «Noi ci crediamo, sappiamo che non ci saranno partite facili, ma stiamo lavorando forte per fare qualcosa di positivo. Tutto è possibile», ha affermato in settimana Soualiho Meité, che giostrando davanti alla difesa, ha offerto un ottimo rendimento. La sua grinta fa ben sperare i tifosi.

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