BASKET SERIE A2 - Anche se i prossimi incontri non saranno decisivi come i playoff, la Vanoli deve subito dimostrare a Forlì di avere le carte in regola per puntare alla promozione
FABIO VARESI
E' scoccata l’ora della fase a orologio. Concedeteci questo gioco di parole, per presentare un nuovo capitolo delle stagione che in molti avrebbero fatto volentieri a meno, visto che mette di fronte le prime tre dei due gironi, al fine di stabilire le testa di serie nei playoff. Al termine di sei giornate, le prime in classifica potrebbero avere un piccolo vantaggio, ma solo sulla carta, perché nelle serie ad eliminazione diretta, nessun risultato è scontato. In ogni caso, seguendo il detto che vincere aiuta a vincere, la Vanoli deve affrontare al meglio il gotha della serie A2, per riscattare un poco invidiabile score: nei sei match con le prime della classifica del girone verde, infatti, la squadra di Cavina ha vinto una sola volta e in vista della volata per la promozione, questo difetto deve essere corretto al più presto. Dopo aver archiviato la dolorosa sconfitta con Treviglio, i biancoblu hanno avuto la possibilità di ricaricare le batterie e di recuperare un elemento decisivo come Trevor Lacey (nella foto), visto che con lui in campo la Vanoli ha perso una sola volta. La partenza è subito con il botto, perché domani alle 18 è in programma la trasferta di Forlì contro la Unieuro, che ha terminato il girone rosso al primo posto. I romagnoli di coach Antimo Martino dispongono di un roster solido, con alcuni giocatori di grande esperienza come i due ex biancoblu Daniele Cinciarini (40 anni a giugno) e Giulio Gazzotti (31 anni) e americani molto pericolosi come il play-guardia Vincent Sanford e l’ala forte Nathan Adrian. Insomma, un bel banco di prova per misurare la forza dei biancoblu, che anche sul campo devono confermare le proprie ambizioni di promozione. «E' superfluo dire che sarà una partita tosta - ha affermato ieri coach Cavina, nel presentare la trasferta - come saranno tutte le sei di questa fase a orologio. Ho visto personalmente Forlì domenica scorsa a Bologna e dal vivo mi hanno confermato che sono una squadra viva, che gioca bene, con tante soluzioni offensive e che fa della tattica una delle sue armi migliori. Quindi ci stiamo preparando a tutte queste cose, chiedendo ai ragazzi grande concentrazione. Giocheremo, tra l’altro, in un campo “caldissimo”, come saranno quelli di Cento e Pistoia e per tutti questi motivi, dovremo partire concentrati e connessi. Veniamo da una settimana buona, perché siamo riusciti a lavorare con il gruppo al completo, gestendo il rientro di Lacey e un paio di acciaccati, ma nulla di preoccupante. Analizzando il loro roster, Adrian è il giocatore che viene maggiormente coinvolto negli ultimi secondi delle azioni, per giocare l’uno contro uno, ma Forlì non è una squadra che vive di folate dei singoli, ma sfrutta la duttilità e l’esperienza dei propri giocatori. Lacey? è convocato e giocherà, anche se centellineremo il suo impiego, pensando al futuro, che sarà più importante».
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